LUCA FIORUCCI
Cronaca

Violentata dal ’branco’ in centro a Gubbio : "È ancora sotto choc e ha paura ad uscire"

Sono passati diversi giorni dall’accaduto. La paura no, quella non se ne è ancora andata. Come l’incredulità per quell’aggressione che...

Sono passati diversi giorni dall’accaduto. La paura no, quella non se ne è ancora andata. Come l’incredulità per quell’aggressione che...

Sono passati diversi giorni dall’accaduto. La paura no, quella non se ne è ancora andata. Come l’incredulità per quell’aggressione che...

Sono passati diversi giorni dall’accaduto. La paura no, quella non se ne è ancora andata. Come l’incredulità per quell’aggressione che non sa spiegarsi. Perché lei? Perché? Che cosa ha fatto? Interrogativi che continua a porsi la ragazza vittima di un’aggressione in piazza nella quale, secondo quanto denunciato, avrebbe subito violenza sessuale da parte di due fratelli, al momento in carcere in attesa che il giudice per le indagini preliminari, Natalia Giubilei, si esprima sulla richiesta presentato dal loro difensore, Ubaldo Minelli, di revoca della custodia cautelare e di eventuale sostituzione con gli arresti domiciliari, nella casa di famiglia in Puglia, e nell’abitazione a Gubbio per il secondo. Ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere il terzo arrestato, un 36enne gualdese, difeso dagli avvocati Giuliano Bellucci ed Erika Brunori. "La mia assistita è fortemente provata da quello che ha vissuto in piazza 40 Martiri, è tuttora terrorizzata e sotto choc. Ha paura ad uscire di casa. Siamo convinte che la giustizia farà il suo corso" commenta l’avvocato Francesca Pieri, legale che affianca la giovane. Come ricostruito dai carabinieri la ragazza, 36enne eugubina, la sera del 7 settembre si trovava in auto con un amico. Parcheggiata l’auto nell’area di sosta di piazza 40 Martiri, non appena aperti gli sportelli, sarebbero stati aggrediti dai tre indagati. Due avrebbero tirato fuori il suo amico e avrebbero iniziato a pestarlo per farsi dare dei soldi che non aveva e impedendogli - secondo l’accusa - di intervenire in aiuto alla ragazza che sarebbe stata presa di peso dal terzo, uno dei fratelli, e portata in un angolo buio del parcheggio dove avrebbe usato violenza su di lei, gettandola a terra e poi facendola sbattere contro le auto in sosta quando la ragazza aveva provato ad allontanarsi. Alla violenza si sarebbe poi aggiunto il fratello, finché non sono sopraggiunti alcuni ragazzi, diventati poi testimoni. La ricostruzione sarebbe stata smentita dai fratelli in sede di interrogatorio di garanzia, che è avvenuto in collegamento dal carcere di Terni, dove sono detenuti in due, e da quello di Spoleto con l’aula del tribunale. "Nessuna violenza, nessun tentativo di rapina. Solo uno avrebbe avuto contatti con la ragazza": nella sua versione, avrebbe cercato di sostenerla, abbracciandola, perché barcollava e chiedeva aiuto. Si attende la decisione del gip. Luca Fiorucci