Violentata e filmata mentre muore: pena aumentata in appello per un uomo di 43 anni

L’uomo dovrà scontare cinque anni e quattro mesi. Aveva ceduto la droga a una madre di 27 anni

Una volante della polizia

Una volante della polizia

Perugia, 20 dicembre 2022 - ​Per la Corte d’appello di Perugia, il 43enne sudamericano, condannato per aver ceduto droga e violentato una 27enne poi deceduta, è responsabile anche della sua morte. Morte come conseguenza di altro reato. Ipotesi per la quale, invece, in primo grado era stato assolto. La pena passa, quindi, da 5 a 5 anni e 4 mesi. Per i giudici di appello, il 43enne avrebbe ceduto anche la droga che ha provocato la morte delle giovane. In aula, ieri, le testimonianze del medico legale Sergio Scalise Pantuso e del tossicologo Andrea Lazzarini proprio per focalizzare le cause del decesso della 27enne.

Secondo quanto ricostruito, il 21 aprile 2021, in un appartamento di Fontivegge, violando anche le norme anti covid, si era svolta una festa a base di alcol e droga. Cocaina ed eroina che, è stato ricostruito dalle indagini, sarebbero state fornite dall’imputato proprietario di casa. Proprio le sostanze, è emerso dagli accertamenti, hanno causato il malore che non aveva lasciato scampo alla giovane madre.

Quando la donna si trovava in stato di incoscienza a causa dell’assunzione ripetuta dello stupefacente mischiato all’alcol, il 43enne avrebbe abusato di lei per poi filmarla anche. L’imputato è difeso dall’avvocato Mauro Dottori, mentre la famiglia della vittima, madre di due bambini, è assistita dall’avvocato Donatella Donati.