REDAZIONE UMBRIA

Verso Gubbio, pregando Francesco

Arriveranno domani i pellegrini partiti da Assisi per rievocare il viaggio del Poverello dopo la ’spogliazione’

Ha preso il via questa mattina da Assisi la 13 ª edizione del pellegrinaggio a piedi attraverso il "Sentiero di Francesco", quella "Valle del Chiascio" che trasuda di testimonianze architettoniche ed ambientali che richiamano la vicenda umana e spirituale del "Poverello". Il percorso verrà coperto in tre giorni con tappe intermedie a Valfabbrica (dove i pellegrini sono giunti ieri sera), all’Eremo di San Pietro in Vigneto (arrivo previsto per le ore 17 di oggi) con conclusione domani prima nella Chiesa della Vittorina (ore 15.30) e quindi (ore 17), con la solenne celebrazione nella chiesa di San Francesco presieduta dal vescovo Luciano Paolucci Bedini.

Prima della partenza, i pellegrini sono stati salutati dal vescovo Domenico Sorrentino nel santuario della Spogliazione, il luogo dove il Patrono d’Italia rinunciò ai beni paterni e dal quale probabilmente si è messo poi in cammino per Gubbio (inverno 1026-1027), atteso ed accolto dall’amico Giacomello Spadalonga. Oltre all’ospitalità fu rivestito anche di una rozza tunica. Perché, in un processo teso a valorizzare le testimonianze legate a San Francesco ("che a Gubbio ha trovato accoglienza e dato inizio alla sua seconda vita", come ha ricordato il vescovo Luciano sul periodico "Camminiamo insieme"), non riconoscere in maniera ufficiale come "Cappella della vestizione" quella che conclude la navata di destra della Chiesa di San Francesco, conosciuta come "Cappella Sforzolini". Lo storico e studioso P. Fernando Rosati nel suo volume "Chiesa di San Francesco" così scrive: "La navata termina con un’agile abside, tramezzata da una volta duecentesca per determinare il luogo dove avvenne l’incontro di San Francesco con gli Spadalonga e dove questi rivestirono l’assisate con una tunica di bigello". G.B.