Rifiuta il vaccino e gli tolgono lavoro e stipendio. Il giudice: "E' giusto"

Accade a Terni. La vicenda finisce in aula, ma la dipendente perde il ricorso

Tribunale (foto d'archivio)

Tribunale (foto d'archivio)

Terni, 2 agosto 2021 - Aveva rifiutato il vaccino. Non voleva immunizzarsi. Per questo la sua cooperativa l'ha sospesa dal lavoro e dallo stipendio. E nel ricorso il giudice del lavoro dà ragione all'azienda. Accade a Terni, in una cooperativa sociale, la Actl New.

La donna è una operatrice socio sanitaria dipendente della coop stessa. Al rifiuto del vaccino viene appunto sospesa dalle sue mansioni ma non solo: le viene sospeso anche lo stipendio. A quel punto decide di fare ricorso al giudice del lavoro. Ricorso che lo stesso giudice respinge: la misura del datore di lavoro infatti viene giudicata "adeguata e proporzionata" alla decisione della donna di non vaccinarsi. 

La donna, addetta all'assistenza di anziani non autosufficienti, a febbraio ha negato il consenso informato alla somministrazione del vaccino, dicendosi contraria ad un trattamento sanitario - ha sostenuto - ancora di natura sperimentale, senza prima conoscerne effetti e possibili controindicazioni.