
L’episodio a Umbertide. Occhi arrossati, tosse, irritazioni a naso e gola, difficoltà respiratorie: sono i sintomi che hanno colpito ragazzi e insegnanti. Lezioni sospese, scattano le indagini .
Occhi arrossati, tosse, irritazioni a naso e gola, difficoltà respiratorie. Sono i sintomi provocati dallo spray verosimilmente al peperoncino che ieri mattina intorno alle 11.20, in concomitanza con il cambio dell’ora, hanno colpito alcuni studenti e insegnanti del Campus Leonardo Da Vinci di Umbertide. Un atto vandalico vero e proprio, compiuto da qualche ragazzo con poco senno, inconsapevole o, peggio, del tutto indifferente ai gravi danni che avrebbe potuto provocare.
Secondo quanto racconta un docente i vandali sarebbero partiti dagli spogliatoi della palestra per poi raggiungere altri settori della scuola (le scale che collegano il primo col secondo ed un corridoio al primo piano), lasciandosi dietro una scia di gas irritante. Tre secondo le forze dell’ordine che indagano sull’accaduto le "spruzzate", anche se qualche professore ha avuto l’impressione che lo spray sia stato usato anche in altri punti della scuola.
Grande l’allarme nell’istituto, parzialmente evacuato. Sul posto sono giunti tre volanti dei Carabinieri, un’ambulanza del 118 e i Vigili del fuoco di Città di Castello. Due studenti hanno dovuto ricorrere alle cure dei sanitari e sono stati portati al pronto soccorso per accertamenti, ma sono stati in molti ad essere colpiti, pur in forma più leggera, dai sintomi tipici dello spray al peperoncino. Le lezioni sono state sospese. Sul fatto – gravissimo – è in corso una indagine interna del Campus (i sospetti si appunterebbero su un gruppetto di studenti già in passato responsabili di atti poco consoni alla scuola). I responsabili rischiano l’espulsione immediata, mentre i carabinieri stanno procedendo per interruzione di pubblico servizio e lesioni aggravate provocate da sostanza irritante o venefica.
L’istituto – che conta quasi 1500 persone tra insegnanti, personale ata e allievi - intanto ha adottato una serie di misure che rimarranno in vigore fino a quando non saranno individuati i responsabili del gesto, tra cui l’obbligo di fare ricreazione in classe e la possibile cancellazione delle attività ludiche di fine anno. Il dirigente scolastico Fabrizio Bisciaio: "Prenderemo provvedimenti a livello didattico e disciplinare. E’ il gesto di una ristrettissima minoranza all’interno di una grande comunità scolastica e che purtroppo ha maggiore risonanza di quelli che quotidianamente restano nell’alveo del didatticamente corretto e dell’educazione. Cercheremo di far capire qual è stato il valore diseducativo di questa azione che va assolutamente censurata da parte di tutti, in specialmente dai ragazzi".
Pa.Ip.