
Una mostra racconta l’opera di Ventrone
GUALDO TADINO – La grande mostra "Luciano Ventrone, primo e ultimo atto" ha aperto i battenti ieri nella monumentale chiesa di San Francesco. Promossa dalla Fondazione Luciano Ventrone-Miranda Gibilisco con il patrocinio di Polo museale e Comune di Gualdo Tadino, con il contributo di Regione Umbria e Musei e Territori Umbria di Nord Est , l’esposizione propone 30 opere dell’artista definito da Federico Zeri "Il Caravaggio del XX secolo". Si tratta di una retrospettiva postuma, che documenta il percorso artistico del compianto autore venuto a mancare nel 2021: presenta il primo dipinto, realizzato dall’artista appena quattordicenne, e l’ultimo, mancante ancora della firma, che Ventrone stava completando nella sua casa-museo di Collelongo, in provincia de L’Aquila; entrambi vengono esposti al pubblico per la prima volta.
L’inaugurazione è avvenuta con una cerimonia ufficiale con interventi del sindaco Massimiliano Presciutti, della presidente della Fondazione Ventrone-Gibilisco, Miranda Gibilisco, del critico d’arte Cesare Biasini Selvaggi, che ha illustrato il "Catalogo ragionato dell’opera pittorica 1956-2021" dedicato a Ventrone; il direttore del Polo museale, Catia Monacelli), ha ricordato il grande successo dell’esposizione gualdese "Meraviglia ed Estasi" del 2018 con le opere di Ventrone. La mostra potrà essere visitata sino al 24 marzo con ingresso libero.
Alberto Cecconi