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"Una comunità in festa". Squadra tutta albanese conquista la promozione

La Taulantet vola in Prima Categoria: nessun’altra formazione in Italia, nei campionati Figc, ha una rosa composta tutta da giocatori dell’Albania. Il presidente Artan Zogu: "È come se fossero tutti miei figli".

La squadra della Taulantet e lo staff

La squadra della Taulantet e lo staff

Il sogno diventa realtà. La Taulantet, unica squadra in Italia composta interamente da giocatori albanesi, ha vinto la finale play off e conquistato la promozione Prima categoria. Un successo che parla di sport, di comunità, di riscatto e di identità. Un successo, reso possibile grazie alla determinazione del presidente Artan Zogu: "La prima promozione come presidente di questa squadra è una cosa straordinaria - ha raccontato – Mi sento molto fortunato di aver avuto vicino grande uomini di valore iniziando da Bati, Galastroni, Loche, il preparatore lo staff e tutti i ragazzi. La vittoria la dedico alle persone che ci hanno seguito e supportato durante tutte le partite. Alla nostra comunità e non solo, a tutti che hanno seguito anche da lontano soltanto seguendo il nostro percorso. Hanno seguito in tanti i nostri social e ci hanno fatto capire che ci vogliono bene sono in tanti".

A dicembre, la guida tecnica è passata nelle mani esperte di Roberto Gallastroni, settantenne toscano di Castiglion Fiorentino. "È stata scritta una pagina di storia indelebile da parte di un’intera comunità - ha detto – che è riuscita a raggiungere un obiettivo straordinario, il mio grazie a tutti loro dal primo all’ultimo dei magnifici ragazzi che sono riusciti a coniugare impegni di lavoro, passione nella disciplina sportiva prediletta e famiglia". Accanto a lui, il vice Mirko Loche, e a completare lo staff il preparatore atletico Gabriele Benda, riconfermato dallo scorso anno data la superba prestazione dei ragazzi nel primo anno di Figc, insieme ai dirigenti Tarko Elinor, Anton Kaca ed Erion Lila.

In questa stagione, la squadra ha fatto registrare presenze record in tutti i campi dell’Umbria: oltre 200 tifosi ad ogni partita, culminati con una vera e propria invasione rossonera a Ponte Valleceppi per la finale playoff. Bandiere albanesi, abiti tradizionali, il tipico copricapo qeleshe: un’esplosione di orgoglio nazionale che ha accompagnato i ragazzi per 120 minuti fino al trionfale 2-1. Il capitano Marjo Seiti e i suoi compagni non hanno solo giocato a calcio: hanno difeso i colori di un popolo fiero, unendo due terre sotto una sola passione. "Tutto ciò è verissimo - racconta il capitano Seiti –. Abbiamo fatto felice una comunità numerosa in Umbria. Volevo ringraziare l’Italia che ci ha ospitati, ci ha fatto integrare meglio possibile in questo bellissimo Paese e per noi è un onore, una soddisfazione. Per quanto riguarda il nostro successo è frutto di molti molti sacrifici. Siamo felici siamo contenti siamo onorati di rappresentare la nostra terra in questo bellissimo sport e speriamo sia solo l’inizio di tanti successi che pensiamo arrivino".

La Taulantet ha dimostrato che l’integrazione passa anche dai campi sportivi, dove il pallone rotola allo stesso modo per tutti, ma il significato cambia a seconda di chi lo rincorre. "Questo successo storico lo dedico alla mia famiglia e a tutti quelli che hanno contribuito al traguardo" racconta il ds Fatbardh Hoxha. "Nonostante tante difficoltà alla fine abbiamo raggiunto l’obiettivo - conclude Kevin Beshiri – . Grazie a tutti loro ho riscoperto la passione per il calcio".

La rosa: Asllani Sajmon, Beshiri Kevin, Bodi Taulant, Fishti Leon, Gega Jonid, Gega Luciano, Gjinaj Egli, Hajderlliu Denis, Haxhiraj Klevis, Ismahili Veip, Jahaj Klajdi, Kasa Xhaferr, Kaziu Manuel, Kuqi Kejvin, Kurti Selman, Lika Rrahim, Memaj Alfred, Perndoj Juli, Qerimi Ernesto, Qoku William, Seiti Mario, Skenderi Kevin. Allenatore Roberto Gallastroni, vice Mirko Loche, preparatore atletico Gabriele benda, direttore sportivo Fatbardh Hoxha, dirigenti Tarko Elinor, Anton Kaca ed Erion Lila. Presidente Artan Zogu.