Una “app“ per aiutare i malati oncologici nella cura

Il progetto è stato presentato all’Università di Perugia "Così accorciamo le distanze con l’ospedale"

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È stato presentato nella sede del Rettorato dell’Università degli Studi di Perugia, "Mi curo di te", progetto digitale che consentirà di creare un canale rapido ed efficace di contatto fra i pazienti oncologici in terapia domiciliare e il centro oncologico di riferimento, grazie a una app facilmente utilizzabile, da tablet e smartphone, sia dal paziente che dai suoi familiari. "Da molti anni – ha spiegato il professor Fausto Roila, ordinario di Oncologia medica (foto) – l’attenzione degli oncologi medici di Perugia, con un organico costituito da 18 medici di cui 13 donne, è stata rivolta non solo a guarire, quando è possibile, o prolungare la sopravvivenza dei pazienti oncologici, ma anche a trattare i sintomi del tumore e a prevenire o curare gli effetti collaterali delle terapie antitumorali". "Il progetto ‘Mi curo di tè ha tre obiettivi fondamentali – ha sottolineato inoltre il professor Mario Mandalà, associato di Oncologia medica - accorciare le distanze tra struttura ospedaliera e malato, personalizzare il monitoraggio del paziente in terapia". L’interattività della piattaforma digitale - riferisce l’Ateneo - consente di eseguire il monitoraggio dei sintomi più comunemente riferiti dai pazienti mediante la compilazione di un questionario informatizzato, di accedere a consigli e indicazioni stilate per il trattamento a domicilio nel caso in cui vengano rilevati sintomi di grado lieve, di inviare una segnalazione al team medico-infermieristico che cura il paziente al rilevamento di sintomi di grado moderato-severo, di consultare una guida per individuare e riconoscere i disturbi psicologici più comuni (ansia, insonnia, depressione) accedendo ai servizi di pronti soccorso psicologico, di utilizzare un servizio di oncotaxi per raggiungere il day hospital oncologico e altro ancora.