REDAZIONE UMBRIA

Un faro su piazza Coppoli. Disegni e lettere per il bar

Il quartiere fa il tifo per l’unica attività aperta, insieme alla palestra, all’interno della Nuova Monteluce. "Caro Babbo Natale, fa che l’Espressino resista" .

Il quartiere fa il tifo per l’unica attività aperta, insieme alla palestra, all’interno della Nuova Monteluce. "Caro Babbo Natale, fa che l’Espressino resista" .

Il quartiere fa il tifo per l’unica attività aperta, insieme alla palestra, all’interno della Nuova Monteluce. "Caro Babbo Natale, fa che l’Espressino resista" .

"Caro Babbo Natale (o chi per lui...) , ho deciso di inviarti questa lettera, che forse non è una lettera vera e propria, ma una riflessione personale". A scrivere è una residente storica di Monteluce, la signora Claudia Minciotti. Il suo desiderio? L’avvio imminente dei lavori all’interno della Nuova Monteluce, oggi un non luogo senza gente, senza alberi e senza funzioni: "un quadro di De Chirico, dove regna solitudine e silenzio", prosegue Minciotti. La lettera, insieme a tanti bei disegni realizzati dai bambini dell’oratorio, è ora in bella mostra sulle pareti dell’unica attività commerciale (oltre la palestra) aperta su piazza Coppoli: il bar l’Espressino, gestito con coraggio e passione da Lara Castiglioni.

La gente del quartiere, con la coordinatrice dell’oratorio Chiara Casagrande, ha deciso di farle sentire la sua vicinanza donadole i disegni e i pensierini dei piccoli. Un modo per dimostrare affetto e gratitudine a Lara, che tanto si prodiga per tenere aperte le luci del suo locale in un’area fantasma abbandonata a se stessa e mai decollata. Lara è felicsissima di questi doni e parla di una comunità che se rimane compatta può sconfiggere il degrado. Ci crede anche Minciotti "Eppure in questo non luogo -scrive - c’è invece un luogo che è riuscito a resistere: un porto accogliente, dove è possibile incontrarsi e parlare, bere un caffé in santa pace, leggere il giornale... Un luogo che è riuscito a trasformare il prodotto di un gesto vandalico (vetrine infrante, ndr) in un fiore... un luogo in cui, nel giro di una notte, è spuntato un albero carico di frutta e tutta diversa. Un luogo in cui gli studenti fanno colazione... un luogo che in questi giorni si è arricchito di tanti disegni... Caro Babbo Natale, fa che questo luogo continui ad accoglierci ancora per tanto e tanto tempo".

Silvia Angelici