Umbria Pride, arcobaleno e polemiche "Tesei deve ritirare il patrocinio all’evento"

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Si annuncia carica di polemiche l’Umbria Pride, la manifestazione per i diritti Lgbt+ organizzata dall’associazione Omphalos, oggi a Perugia. La governatrice Donatella Tesei è finita nel doppio mirino del suo stesso partito, la Lega, e delle associazioni cattoliche che l’hanno sostenuta alle elezioni del 2019. Chiedono la revoca del sostegno istituzionale al Pride, che ha ottenuto il “bollino“ del patrocinio regionale e un piccolo contributo economico.Così alla vigilia della manifestazione, l’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus si è radunata sotto palazzo Cesaroni per lanciare un messaggio alla Tesei: "ultima occasione per ritirare il patrocinio e il finanziamento pubblico al gay pride, che chiede di legalizzare la pratica dell’utero in affitto, altrimenti gli elettori umbri sapranno chi rimandare a casa alle elezioni regionali del 2024. La vicenda varrà da monito per gli elettori in tutta Italia. Se la Tesei rispetterà il patto elettorale, invece, potremmo ricostruire un rapporto di fiducia per il futuro", così il portavoce Jacopo Coghe. Tuona anche il senatore leghista Simone Pillon e il Popolo della famiglia attacca: "Non possiamo non ricordare che a Perugia, nel 2017, l’associazione Omphalos pubblicizzava l’evento con un manifesto con tanto di Madonna in stile trans. Fiduciosi nel rapido intervento delle autorità, abbiamo notificato con PEC alla Questura e alla Municipale una esplicita richiesta di vigilare con attenzione sui contenuti della manifestazione e di attivare con tempestività le giuste misure per mettere in atto quanto previsto dagli articoli 403, 404 e 724 del codice penale". Intanto da Palazzo dei Priori tutto tace. Non si sa ancora se il sindaco Andrea Romizi abbia deciso o meno di concedere il sigillo del Municipio alla manifestazione arcobaleno.

Silvia Angelici