REDAZIONE UMBRIA

Umbria Jazz ritrova gli sponsor

Laurenzi e Tesei: "Azzerati i debiti. Ora la ripartenza tra vetrine internazionali e grandi note a Perugia, Orvieto e Terni"

Il nuovo corso di Umbria Jazz si è avviato in un anno difficile e sospeso. E più che di musica (che pure non è mancata, da Jazz In August alla compilation per Natale) si è parlato necessariamente di risorse e ripartenze. Con la ricostituzione totale del fondo di dotazione, l’azzeramento dei debiti, un progetto in arrivo a gennaio insieme al Ministero degli Affari Esteri (chiaro l’obiettivo di consolidare e ampliare la notorietà internazionale di Uj) e grandi novità in stretta intesa e collaborazione con la Regione, per quanto riguarda gli sponsor e la formula generale del festival. Di questo hanno parlato in videoconferenza il presidente della Fondazione Umbria Jazz Gian Luca Laurenzi e la governatrice Donatella Tesei, in quarantena dopo la positività dell’assessore Coletto.

Che succede?

"A fine 2019 ci eravamo presentati – dice Laurenzi - con un passivo di 260mila euro e perdite complessive di 450mila dovute alla logistica che avevano eroso il fondo di dotazione. Quest’anno per la prima volta i nostri soci, in primis la Regione, hanno preso in esame il problema per risolverlo".

Il risultato?

"Si è tenuta l’assemblea dei soci dove è stato presentato un progetto di bilancio 2020: il nuovo Cda ha permesso la ricostituzione totale del fondo di dotazione ma anche un suo aumento considerevole per rendere la Fondazione meno fragile, Non solo, ci presenteremo al 31 dicembre con tutti i debiti pagati ai nostri fornitori, anche per loro è stato un anno difficilissimo".

Rapporti più stretti con la Regione?

"E’ il nostro socio di riferimento con cui ci scambiamo un’interlocuzione continua, che prima non c’è stata. Nonostante il momento difficile, tutte le volte che il cda ha avuto bisogno di chiarimenti, ha ricevuto aiuto e non solo materiale. Prima i rapporti non erano così, si diceva cosa bisognava fare, adesso confronto e percorso sono comuni".

Governatrice Tesei, come vede la situazione?

"Umbria Jazz è uno dei marchi più importanti e dopo i nuovi strumenti di indirizzo gestionale e il piano di risanamento, è pronta ad affrontare da protagonista le sfide del futuro. Dopo il covid UJ si potrà rilanciare come il miglior messaggero dell’Umbria nel mondo. Deve intraprendere una strada per valorizzare tutta la regione, i soci pubblici faranno la loro parte ma è necessario l’apporto di privati nel marchio che rappresenta l’Umbria nel mondo".

A cosa pensa?

"A sponsor importanti che si sono allontanati. A breve ci sarà il ritorno di una grande azienda della regione che sosterrà UJ". Quasi inevitabile pensare alla Conad in primis o altri marchi come Nestlé o Farchioni che hanno sostenuto il festival in passato.

La Regione darà lo stesso contributo?

"L’auspicio è che noi possiamo continuare a garantire il contributo. Ma di certo bisogna ampliare il territorio, ci saranno dei momenti di condivisione con Pagnotta su questo, lui rimane l’asse portante di UJ".

Su cosa punterà il progetto?

"Perugia – spiega Laurenzi – resta l’architrave insieme alla perla di UJ Winter a Orvieto da consolidare. Da far crescere invece UJSpring a Terni. Così creeremo un sistema integrato da far andare avanti in futuro. E’ l’obiettivo del mio mandato. Altre location? Al momento non ci sono le condizioni".

Sponso in che percentuale?

"Il nostro equilibrio era 33% sponsor, 33% contributi pubblici e 33% incassi da biglietteria e merchandising Gli sponsor poi sono scesi al di sotto del 20%, vorremmo farli non solo tornare ma superare quell 33%".

L’edizione 2021?

"Per ora navighiamo a vista perché nessuno sa cosa accadrà con la pandemia. Se l’estate del 2021 sarà almeno come quella del 2020 UJ si farà. Al momento il programma del Santa Giuliana 2021 con gli artisti dall’anno scorso è confermato ma vedremo quali saranno in tour".

Donatella Miliani

Sofia Coletti