Umbri a Tokyo, ’Olimpiade blindata’

Durante (Fitav): "Saremo tracciati ogni istante da una App. Obbligo di stare a due metri dai giapponesi"

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Missione Olimpiadi. I nostri atleti stanno raggiungendo, con i rispettivi team, il Giappone. Per l’Umbria saranno di scena a Tokyo Diana Bacosi (Città della Pieve, tiro a volo); Andrea Santarelli (Foligno, scherma); Ivan Zaytsev (Spoleto, pallavolo); Agnese Duranti (Spoleto, ginnastica); Alessio Foconi (Terni, scherma) e come riserva Fiammetta Rossi (tiro a volo). Non solo atleti ovviamente ma anche dirigenti e commentatori. Tra loro, Luciano Rossi, presidente Fitav e Sabatino Durante (responsabile della comunicazione Fitav e commentatore tecnico del tiro a volo in Rai). Il tiro a volo nell’ultima Olimpiade, quella di Rio de Janeiro, ha portato medaglie pesanti al paniere azzurro. Tanto che quest’anno portabandiera dell’Italia, insieme al ciclista Elia Viviani, sarà proprio Jessica Rossi (Oro a Londra 2012 nel trap femminile, occasione in cui ha conquistato anche il record del mondo con 99 piattelli colpiti su 100).

"Sarà un’Olimpiade molto complicata – dice il presidente Fitav Luciano Rossi, folignate –, ma cercheremo comunque di raggiungere le nostre soddisfazioni e di emozionarci sotto la bandiera tricolore". Già, l’organizzazione dell’Olimpiade in un Paese, il Giappone, blindatissimo, creerà non poche ’anomalie’ rispetto alla normalità di una manifestazione che da sempre ha nella ’socialità’ e nell’incontro tra atleti di tutto il mondo uno dei suoi punti di forza.

"Stavolta non ci sarà nessun contatto extra gara tra gli atleti delle diverse nazioni – dice Sabatino Durante, perugino doc, che di Olimpiadi ne ha vissute e commentate sette –. Il Giappone, oltre ad avere vietato la presenza del pubblico alle competizioni, ha deciso un protocollo rigidissimo per creare una ’bolla’ assoluta intorno alle delegazioni di ogni nazione".

Quali richieste sono state fatte a chi raggiungerà il Paese del sol levante?

"Intanto i tamponi 72 ore prima di salire in aereo e un altro che verrà fatto all’arrivo in aeroporto. Quindi tamponi giornalieri ogni mattina: atleti, tecnici, dirigenti, giornalisti, medici, fisioterapisti etc. Per i test da eseguire in Italia prima della partenza, il Giappone ha fornito a ogni partecipante l’elenco dei centri, riconosciuti, in cui recarsi in ogni regione italiana!".

Come vi sposterete?

"Da alberghi o residenze del villaggio nessuno potrà spostarsi autonomamente, né sarà possibile usare mezzi pubblici: bus, taxi o treni. Bisognerà attendere i mezzi dell’organizzazione. Così come non ci sarà possibile entrare o mangiare in ristoranti diversi da quelli a noi destinati dal programma. Gli atleti usciranno dalla struttura ricettiva assegnata solo per allenarsi e andare a mangiare, senza mai entrare in contatto con gli altri atleti anche della stessa nazione".

Ma chi controllerà il rispetto del rigido protocollo?

"Una App che dovremo scaricare appena arrivati a Tokyo, per questa ragione non potremo spegnere per nessun motivo il telefono cellulare".

È comprensibile, il Giappone è la nazione che ha vaccinato di meno la popolazione. Ha paura che dal resto del mondo arrivino i contagi.

"Infatti non solo non ci sarà pubblico a seguire le gare ma il protocollo prevede che non ci siano contatti con la popolazione. Noi dai giapponesi dovremo stare almeno un metro e mezzo di distanza, sempre. Lunedì io e il presidente Rossi raggiungeremo Tokyo. Cosa mi auguro? Seguo la comunicazione Fitav dal ’95 e ho avuto modo di commentare successi e medaglie di tante Olimpiadi. Questa è la più difficile ma sono sicuro che i nostri atleti ce la metteranno tutta".

Donatella Miliani