Truffa da 4 milioni di euro all’Università per stranieri. Il processo entra nel vivo

Inizia il dibattimento, primi testimoni in aula .

Truffa da 4 milioni di euro all’Università per stranieri. Il processo entra nel vivo

Truffa da 4 milioni di euro all’Università per stranieri. Il processo entra nel vivo

Il processo per la presunta truffa da 4 milioni che avrebbe provocato una voragine nei conti dell’Università per Stranieri si approssima a entrare nel vivo. Conclusa la parte preliminare, con l’ammissione da parte del giudice di tutte le parti civili, il dibattimento potrà iniziare. L’udienza è prevista per il 20 giugno con i primi testimoni dell’accusa, rappresentante dal sostituto procuratore Paolo Abbritti. La vicenda è quella degli studenti cinesi formalmente iscritti senza che nelle casse dell’ateneo, secondo la Procura, fossero arrivate le quote previste. Gli imputati sono quattro: l’ex direttore generale della Stranieri, Cristiano Nicoletti, il responsabile delle relazioni internazionali, Fabrizio Focolari, e Zeng Delong e Liu Yin, titolare e dipendente dell’agenzia di viaggi che organizzava gli arrivi degli studenti asiatici nell’ambito dei progetti Marco Polo e Turandot. Imputato anche l’ex direttore generale Simone Olivieri, successore di Nicoletti, per l’ipotesi di violenza privata. Secondo quanto ricostruito, i quattro accusati di truffa, in concorso tra loro, avrebbero indotto in errore gli organi amministrativi di Palazzo Gallenga, in relazione ai pagamenti delle iscrizioni. Allo stesso tempo, gli imputati cinesi, avrebbero incassato indebitamente la provvigione per il lavoro di intermediazione. Avevano chiesto di costituirsi parti civili l’Università per stranieri e dell’Avvocatura dello Stato, l’ex rettrice Giulana Grego Bolli, e Olivieri, nei confronti degli altri quattro indagati. Stessa richiesta era arrivata dalla dipendente presunta vittima di violenza da parte di Olivieri, e Focolari nei confronti dello stesso Olivieri.