Trovato ferito nel fosso Si cerca un’auto pirata

L’investimento da parte di un veicolo che poi non si è fermato resta l’ipotesi più plausibile per il fatto di Gualdo Tadino. Il ventenne è ancora gravissimo

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di Alessandro Orfei

E’ ancora fitto il mistero sul ragazzo trovato mercoledì mattina privo di sensi in un fosso lungo via Pertini, il tratto di strada urbana che collega la zona commerciale del centro commerciale Portanova con la frazione di Cerqueto.

Il giovane, venti anni, italiano con origini romene, è ancora ricoverato in ospedale a Perugia. Per lui Terapia intensiva, con prognosi che resta riservata.

Le sue condizioni all’arrivo, infatti, sono apparse particolarmente gravi. Diversi i traumi e le fratture riscontrate, così come la condizione di ipotermia tipica di chi ha trascorso troppo tempo all’aperto, soprattutto in alcune giornate di allerta meteo, con molta pioggia, come le scorse.

I carabinieri della stazione di Gualdo Tadino, della compagnia di Gubbio, continuano le indagini. La pista che viene considerata più accreditata è quella di un investimento da parte di un’aut, un mezzo che poi non si è fermato a prestare i soccorsi, ma nulla al momento viene lasciato al caso.

Per cercare riscontri in merito ad una ipotesi che appare piuttosto credibile, gli uomini dell’Arma hanno effettuato dei controlli anche nelle carrozzerie e nelle autofficine della zona. Non è ancora chiaro se siano emersi alcuni elementi da questi controlli.

Come, del resto, il massimo riserbo viene mantenuto anche sulle eventuali novità che potrebbero emergere dalle telecamere di videosorveglianza circostanti la zona.

Considerando infatti che in quell’area sorgono due importanti centri commerciali, è possibile che gli inquirenti siano in grado di ricostruire – in base ad alcune immagini che potrebbero essere state catturate da un occhio elettronico – la dinamica dell’incidente.

Uno degli elementi su cui si conta di più è anche quello di particolari che possano emergere dai ricordi del giovane. C’è la possibilità che il ragazzo possa risvegliarsi presto e quindi ricordare dettagli fondamentali per ricostruire tutta la dinamica dell’incidente.

L’evento, comunque, ha suscitato particolare impressione nella comunità gualdese. Il ventenne, insieme ai fratelli, è infatti conosciuto da tutti e frequentava i luoghi di aggregazione tipici dei giovani.