Trovata morta dentro casa Ipotesi monossido-killer

Tragedia a Orvieto: la donna, 38 anni, era scomparsa da due giorni e i parenti la stavano cercando. Si cerca di appurare se sia stato un gesto volontario

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Ci sono ancora alcuni elementi da chiarire nella morte di una donna il cui corpo è stato trovato nelle prime ore di ieri mattina all’interno della propria abitazione nella frazione di Osarella. Si tratta di una trentottenne non originaria della zona, ma residente in città sulla cui morte stanno svolgendo indagini i carabinieri di Orvieto con il coordinamento della procura di Terni. Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118 insieme ai vigili del fuoco, ma quando sono entrati nell’abitazione non c’era più nulla da fare. La donna è stata trovata esanime accanto ad un forno a legna, ma nello stesso locale c’era anche una stufa piuttosto vecchia da cui potrebbe essersi sprigionata un’emissione di monossido di carbonio e quella dell’intossicazione appare al momento come la causa più probabile della morte. Resta da capire come mai, nel caso si sia trattato di un incidente e non di un suicidio, la donna avesse avuto necessità di utilizzare la stufetta considerando le temperature ancora molto calde di questi giorni. In attesa della probabile autopsia che potrebbe disporre il magistrato, si lavora infatti intorno all’ipotesi del suicidio. La donna era scomparsa da casa da un paio di giorni e le forze dell’ordine erano state allertate dai parenti che avevano indicato quella abitazione come uno dei luoghi in cui la giovane donna avrebbe potuto recarsi. L’unica certezza finora è quella che porta ad escludere una causa violenta del decesso, dal momento che non è stata rinvenuta traccia di lesioni e la stessa posizione del corpo farebbe escludere questa pista, ma su ciò che sia effettivamente accaduto in quella casa di Osarella è necessario fare ancora completa chiarezza.

Cla.Lat.