DANIELE SBORZACCHI
Cronaca

Impazza il 'kitesurf' sul lago: così il turismo cavalca l’onda

Tuoro sul Trasimeno, l’infermiere Merla è tra i fondatori: ‘Tanta passione’

Gianluca Merla, originario di Piccione, vive a Tuoro ed è tra i fondatori della Kitemaniak di Castiglione

Tuoro, 18 marzo 2016 - SURFIN’ USA? No, per una volta Surfin’ Trasimeno... Perché il celebre brano dei Beach Boys potrebbe essere tranquillamente la colonna sonora di una storia di passione e di sorrisi. La storia di Gianluca Merla, quarantenne infermiere del Santa Maria della Misericordia che partendo da Piccione e cavalcando per gioco prima le acque dell’Adriatico e poi quelle del lago umbro è diventato campione italiano master di Kitesurf. Sì, proprio della celeberrima disciplina nata alle Hawaii dall’unione di tavola ed aquilone e che a Rio debutterà come sport olimpico.

«FUORI dall’ospedale c’è un albero che è il mio anemometro personale, come lo vedo muoversi capisco che finito il turno di lavoro potrò uscire per allenarmi. Un antistress che consiglio a tutti, perché dopo un accurato corso propedeutico tutti possono cimentarsi, stare in acqua, fare sport e gustarsi il meraviglioso paesaggio circostante». Tutto nacque durante la classica vacanza al mare... «Col mio amico Filippo vedemmo queste vele in cielo e ci innamorammo subito. Poi lui da una vacanza riportò l’aquilone che provammo ad alzare su un campo dietro casa... Da lì ci gasammo e unendolo alle tavole con un trapezio via, da Fano a Marotta con tante camminate per tornare al punto di partenza non essendo esperti «bolinatori». A volte l’aquilone finiva sopra i fili dell’alta tensione, altre sopra le case e malgrado un brutto incidente non mi sono mai scoraggiato. Decidemmo di frequentare un corso a Riccione e raccontando le nostre disavventure ci presero per matti... Avevamo rischiato grosso, perché senza preparazione accurata il vento può diventare davvero pericolosissimo».

ANNO dopo anno Gianluca ha sviluppato nella specialità Racing (l’altra è il Freestyle che richiede però vento forte) le sue capacità che lo hanno portato a risultati straordinari. «Provengo dal mondo del ciclismo e sono sempre stato un buon agonista. Ho iniziato a fare gare del circuito italiano ed ho raccolto molte soddisfazioni: secondo assoluto agli Italiani e campione nazionale della categoria Master, per atleti di età tra i 35 ed i 45 anni. Sono da poco entrato negli «anta» ma la passione resta intatta». Già, passione che, pensate un pò, gli ha fatto metter su famiglia ed ha ispirato anche un libro, «Sulle ali del vento» scritto da Francesca Scartoni. «In effetti grazie al Kitesurf ho conosciuto la mia compagna Sara, figlia di un bagnino a Tuoro dove qualche anno fa mi cimentavo. Stava prendendo lezioni come me e da una passione comune è nato anche Gioele. Meglio di così... ».