
Torrefattore di San Sisto a rischio chiusura "Piano industriale e garanzie per il lavoro"
Fai Cisl, Flai Cgil Umbria e UilTemp Umbria hanno dato visibilità con le Rsu allo sciopero di due ore dei lavoratori della Barry Callebaut, attraverso un presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di San Sisto. Con loro anche rappresentanti confederali. La richiesta è chiara e si rivolge all’azienda e alle istituzioni: i sindacati chiedono "chiarezza sul percorso per un sito, quello di San Sisto appunto, che deve essere centrale per la multinazionale. Per questo è necessario un piano industriale che valorizzi i novanta lavoratori di questa realtà produttiva". "Ci aspettiamo dall’azienda - spiega il segretario generale Uila Umbria Daniele Marcaccioli - rassicurazioni circa la tenuta dei livelli occupazionali nella loro totalità, in modo che, non solo i somministrati ma tutti i lavoratori che operano da tempo nell’impianto e nello stabilimento, con professionalità e dedizione, possano vedere riconosciuti gli sforzi fatti quando l’Europa Barry era in difficoltà e il sito di San Sisto ha risposto presente evadendo tutte le esigenze produttive richieste".