PAOLO IPPOLITI
Cronaca

Terrore a Verna, spari tra la gente. Raffica di colpi, è caccia all’uomo: "Mi ha puntato la pistola in faccia"

Umbertide, si indaga su un regolamento di conti. La testimonianza-choc: "Voleva uccidere". I bersagli erano un 29enne, raggiunto da cinque proiettili e un 34enne ricoverato in gravi condizioni.

Le. indagini dei Carabinieri di Città di Castello e Umbertide

Le. indagini dei Carabinieri di Città di Castello e Umbertide

Era un regolamento di conti ed ha sparato per uccidere, ora lo stanno braccando in tutta Italia. E’ caccia aperta al cittadino albanese che nel tardo pomeriggio di giovedì ha sparato contro un gruppo di connazionali, ferendone due. Il fatto è avvenuto a Verna, piccola frazione di Umbertide, in un’area di parcheggio tra le una rivendita di vini ed un supermercato. A terra sono rimasti un 29enne, raggiunto da ben cinque proiettili calibro 45 al torace ed ad una gamba, portato all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia in prognosi riservata, ed un 34enne, ferito da un solo colpo che lo ha ferito mentre fuggiva prima al gomito e poi al torace ed ora ricoverato a Città di Castello in gravi condizioni. Nella notte gli è stata asportata la milza ed ha un polmone collassato. Fortunatissimo il 29 enne, letteralmente crivellato senza che i colpi di grosso calibro abbiano raggiunto organi vitali. Il sesto colpo alla gamba – raccontano i testimoni – gli è stato sparato mentre a terra, insanguinato e terrorizzato, supplicava lo sparatore di non ucciderlo. Una scena da Far West insomma e di quelli truci, con l’aggravante di essere avvenuto non a Tombstone, ma in un minuscolo centro abitato, tra gente che certi episodi li ha visti solo in televisione e che oggi trema di preoccupazione e paura.

Dalle prime indagini dei Carabinieri di Città di Castello ed Umbertide pare infatti che gli stranieri coinvolti nella sparatoria abitino o comunque ruotino tra Verna, Città di Castello ed Umbertide. "Gente conosciuta in zona ed anche dalle forze dell’ordine", dicono molti che hanno assistito all’agguato. Secondo quanto acquisito dagli investigatori, che hanno raccolto numerose testimonianze, il fatto sarebbe accaduto attorno alle 19.35 - 19.40, quando un gruppetto di cinque persone, tutte albanesi, che stavano parlando nell’area di sosta sono stati avvicinati da due connazionali a bordo di un’automobile. Dalla vettura (ma non e escluso che ne sia arrivata una seconda con altre complici a bordo) è sceso un uomo armato di pistola automatica calibro 45, già noto ai Cc, che ha aperto il fuoco a brevissima distanza. Nella sparatoria secondo gli inquirenti sarebbero state coinvolte otto persone; sette i colpi sparati, tutti da un solo uomo, due i feriti. "Sono fuggiti tutti – racconta un testimone oculare – tra cui uno lungo la strada diretto verso il torrente Nestore ed inseguito dai colpi di pistola mentre l’altro, raggiunto da vari proiettili, è caduto davanti al bar. L’uomo armato mi ha puntato la pistola in faccia e mi ha detto di farmi da parte, poi gli ha sparato ad una gamba. Ho temuto di morire".

Pa.Ip.