Era il 9 marzo del 2023 quando alcune zone a cavallo tra Umbertide e Perugia vennero colpite dal sisma che ha provocato numerosi danni agli edifici e alla vita ‘sociale’ ed economica di tante frazioni, sempre più a rischio spopolamento. Ieri, quasi un anno dopo, in Consiglio regionale è stata approvata una mozione bipartisan che impegna gli enti a tutelare e di fatto non dimenticare la situazione dei terremotati di Perugia e Umbertide. Un atto unico per la ricostruzione, nel quale sono confluiti gli intenti di opposizione e maggioranza con un obiettivo condiviso, quello di dare risposte alle attese dei cittadini che da tempo chiedono impegni concreti. A ridosso del primo triste anniversario del terremoto che colpì Umbertide e parte di Perugia giunge dunque un impegno ‘politico’ unitario. L’assemblea legislativa ha approvato all’unanimità una mozione che chiede una serie di azioni in favore delle popolazioni colpite dal sisma dell’anno scorso: l’atto di indirizzo è stato predisposto dopo la presentazione di due diverse mozioni da parte dei gruppi di maggioranza e di opposizione, che sono state sintetizzate in un unico documento poi sottoscritto dai consiglieri Pastorelli (Lega), Meloni (Pd), Pace (FdI), De Luca (M5S), Morroni (FI), Fora (Patto civico), Mancini (Lega), Bori, Bettarelli (Pd), Fioroni (Lega), Porzi (Misto) e Paparelli (Pd). La mozione impegna la giunta regionale ad attivarsi con il Governo centrale affinché "venga adottata una normativa transitoria con la necessaria copertura finanziaria per un aggiornamento delle verifiche sui danni registrati, ma anche consentire l’accesso ai benefici del sisma bonus ai soggetti privati, titolari di immobili danneggiati".
Viene chiesto un impegno a mettere in campo tutte le azioni e le misure necessarie a garantire una celere e adeguata ricostruzione, "ad estendere l’ambito di applicazione delle norme emanate a seguito degli eventi sismici del 2016 anche ai Comuni di Perugia e Umbertide danneggiati nel marzo 2023, in modo che le popolazioni di queste aree possano tornare il prima possibile nelle loro abitazioni ed evitare così lo spopolamento di queste zone". Nel documento approvato all’unanimità vi è inoltre la richiesta al Governo di un apposito provvedimento legislativo o normativo per la sospensione del pagamento delle imposte nel periodo di transizione fino all’erogazione del contributo per la ricostruzione.