Tenta d’impiccarsi. Detenuto salvato

Detenuto tenta suicidio in cella a Terni, ma viene salvato dall'intervento tempestivo di un agente penitenziario. Sappe denuncia la mancanza di personale sanitario nelle carceri umbre.

Tenta d’impiccarsi. Detenuto salvato

La denuncia del Sappe: «Mancano operatori sanitari, psicologi e psichiatri, servono concorsi e assunzioni»

TERNI Ha tentato di impiccarsi in una cella del carcere di vocabolo Sabbione ma l’intervento din un agente della polizia penitenziaria glo ha salvato la vita. A riferire l’episodio è Fabrizio Bonino, segretario umbro del Sappe: "Sfiorata la tragedia nell’Istituto di Sabbione: un detenuto tunisino, psichiatrico, appartenente al circuito media sicurezza sezione G, di 48 anni, ha tentato il suicidio impiccandosi con il lenzuolo alle sbarre della finestra, all’ interno della propria cella. L’uomo è stato salvato grazie al tempestivo intervento dell’agente in servizio in sezione che aveva visto comportamenti strani dello stesso detenuto: è entrato in cella e gli ha tolto il cappio dal collo". Il Sappe esprime "vivo apprezzamento al prezioso operato degli agenti della Casa circondariale di Terni, grazie ai quali è stata impedita una nuova tragica morte in carcere. Ma torniamo a denunciare ancora una volta la mancanza di operatori sanitari, psicologici e psichiatrici e ribadiamo la necessità di concorsi regionali e assunzioni di personale sanitario da destinare alle carceri umbre". Per il segretario nazinale Donato Capece "il dato oggettivo è che la scelta di togliersi la vita è sicuramente originata da uno stato psicologico di disagio". "L’ennesimo tentato suicidio di una persona detenuta, sventato in tempo dalla professionalità ed attenzione dei poliziotti – continua – , dimostra come i problemi sociali e umani permangono, eccome, nei penitenziari. E si consideri che negli ultimi vent’ anni le donne e gli uomini della polizia penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 23mila tentati suicidi ed impedito che quasi 175mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze".