
Oggi si celebra la Giornata Internazionale dell’infermiere In Umbria sono settemila i professionisti in reparti e ambulatori
Sono quelli che corrono giorno e notte in reparti e ambulatori, che ci mettono la faccia e l’impegno davanti a ogni paziente. Oggi si celebra la ’Giornata internazionale dell’infermiere’. In Umbria sono più di settemila e la Regione annuncia un ruolo di primo piano per la categoria nel Piano sanitario che si sta scrivendo in queste settimane. "Gli infermieri rappresentano una colonna portante del nostro sistema sanitario regionale – spiega la presidente Stefania Proietti – Va sottolineato il ruolo cruciale che questi professionisti rivestono all’interno del sistema salute. Il loro impegno quotidiano, la loro dedizione e professionalità sono valori che meritano il più alto riconoscimento".
Quindi l’annuncio: "La categoria sarà chiamata a dare un "contributo essenziale nella definizione e implementazione del nuovo piano sociosanitario regionale 2025-2030, attualmente in fase di costruzione – ha detto Proietti – . La loro profonda comprensione dei bisogni assistenziali dei cittadini e la capacità di contribuire allo sviluppo di modelli innovativi saranno elementi imprescindibili per costruire un sistema sociosanitario più efficiente, più vicino alle persone e capace di rispondere alle sfide future". Il coinvolgimento attivo degli infermieri nella programmazione sanitaria viene definita "una novità nell’approccio e testimonia il riconoscimento del valore strategico di questa professione per il futuro della sanità umbra".
Ma i sindacati non mollano la presa: "Questa giornata non deve essere solo celebrativa, ma un’occasione per riflettere seriamente sul ruolo cruciale che gli infermieri ricoprono all’interno del Servizio Sanitario Nazionale – dichiara il Coordinamento Regionale NurSind – In Umbria, come nel resto d’Italia, gli infermieri sono sottoposti a carichi di lavoro insostenibili, turni massacranti, carenza di personale e una cronica mancanza di riconoscimento economico e professionale, compreso un dilagante demansionamento per l’assenza di figure di supporto. A tutto questo si aggiunge un fenomeno sempre più preoccupante: le aggressioni, verbali e fisiche, ai danni del personale infermieristico. "Chi si prende cura degli altri non può continuare ad essere vittima di violenza. È inaccettabile che la sicurezza degli infermieri non sia ancora una priorità concreta", denuncia NurSind Umbria. Il sindacato ribadisce con forza l’urgenza del rinnovo del contratto di lavoro 2022-2024, scaduto ormai da mesi. "Non si tratta solo di aumenti economici – pur doverosi – ma anche di norme fondamentali per la tutela della categoria, anche in riferimento alla prevenzione delle aggressioni e ad altre misure specifiche per migliorare le condizioni lavorative. Non si può progettare una sanità moderna ed efficace senza il contributo diretto di chi opera quotidianamente sul campo. La figura dell’infermiere deve assumere un ruolo centrale".