SILVIA ANGELICI
Cronaca

Supplenze annuali, arrivate 30mila domande

Pubblicate le graduatorie. La direttrice Iunti: "A metà settimana sapremo le disponibilità per i posti". Lo Snals: "Caos procedure"

di Silvia Angelici

Trentamila domande per guadagnarsi un contratto annuale. Tante sono state le richieste dall’Umbria inoltrate dai precari storici per essere inseriti nelle cosiddette Gps, le graduatorie per le supplenze. All’Ufficio scolastico regionale di via Manuali si lavora giorno e notte. Lo staff guidato da Antonella Iunti ormai è abituato allo straordinario. La dirigente stessa ammette di non essere potuta andare in ferie per il carico di lavoro, che è seguito a causa dell’emergenza-covid. "Se non riusciamo a completare gli organici – spiega la Iunti – i ragazzi quando torneranno in classe trovano una scuola che funziona a metà. Sono importanti le regole per contenere il virus e tutte le operazioni tecniche e burocratiche che ne conseguono, ma anche la macchina amministrativa che trasforma le domande in posti di lavoro e cattedre ha la sua importanza. E’ un nostro dovere garantire che questo avvenga, mettendo ogni tassello al suo posto entro il 14".

Così venerdì, in tarda serata, il Provveditorato ha pubblicato le disponibilità per le chiamate veloci e quelle per le Gps (Provincia di Perugia), posti che saranno assegnati in base a quelli non coperti con i ruoli. "A metà settimana – ipotizza la direttrice dell’Usr – saremo in grado di conoscere quanti sono i posti disponibili. Intanto lunedì chiudiamo le call veloci, così potremo quantificare quanti sono quelli da coprire con le supplenze annuali". La Iunti ricorda che il Miur ha autorizzato per l’Umbria 1.100 immissioni in ruolo, che però non sono state coperte tutte. Così i posti rimanenti andranno assegnati con i contratti a termine.

Intanto, i telefoni dei sindacati della scuola squillano a ripetizione. Allo Snals hanno ricevuto chiamate anche dopo le 22. "Il nuovo procedimento – spiega la segretaria provinciale Susanna Costantini – ha creato grande confusione e generato errori involontari da parte dei docenti nel formulare le domande. Lo Snals, anche a livello nazionale, ha chiesto con forza ed ottenuto l’impegno dell’amministrazione ad adoperarsi per la correzione delle numerose criticità riscontrate in tutte le Gps. L’ amministrazione non ha, invece, inspiegabilmente, voluto accogliere la nostra richiesta in merito alla correzione degli errori materiali dei candidati fatti nel formulare le domande, anche a causa della complessa procedura informatica, ritenendo che ciò darebbe il via ad una escalation di richieste di modifiche difficile da gestire. A loro tutela lo Snals agirà comunque nelle sedi opportune. Ai docenti non è infatti permesso ricorrere al Tar, mentre c’è lo spiraglio dell’autotutela in sede amministrativa, che pensiamo di percorrere".