
Stirati, ecco il bilancio. I cinque anni da sindaco: "La città è in crescita"
Un consuntivo dell’anno appena trascorso che si è tradotto, vista l’imminente scadenza del mandato della giunta Stirati, in un riassunto degli ultimi cinque anni di amministrazione.
Tutto questo in una conferenza stampa fortemente voluta dalla giunta e molto partecipata dalla cittadinanza, dove sia il sindaco che gli assessori hanno potuto tracciare un bilancio delle proprie esperienze in questi anni di governo cittadino.
Sono stati citati numeri, crescite e iniziative portate a termine, come non sono mancate frecciatine più o meno velate a vari personaggi che vivono direttamente e indirettamente la politica eugubina. Ha aperto l’incontro tra giunta e cittadinanza, in una gremita sala dell’ex refettorio della Biblioteca Sperelliana, il sindaco Stirati: "Ho amministrato la città – esordisce il primo cittadino – in maniera disinteressata e appassionata, da eugubino vicino al cuore degli eugubini".
"L’ho fatto –ha continuato – ponendo rimedio ad ingenti macerie morali e materiali, dando corso ad un programma fondato sulla visione di un programma condiviso di socialità".
Il programma a cui fa riferimento Stirati è ovviamente quello presentato al momento delle elezioni amministrative del 2019, che "non è stato tradito: invito tutti ad andare a leggerlo".
Una città, ha proseguito il sindaco eugubino, che si è dimostrata in continua crescita sotto diversi punti di vista: l’argomento è stato approfondito maggiormente dai vari assessori, che hanno esposto singolarmente i dettagli dei propri traguardi raggiunti in questi cinque anni. Stirati non ha comunque lesinato attacchi a personaggi politici, dissociandosi da alcune amicizie di possibili candidati sindaci, così come a giornalisti che nel corso degli anni, e soprattutto nel periodo recente, hanno contribuito a diffondere notizie definite “false” dal sindaco.
"Si è fatta anche dell’ironia, se così vogliamo chiamarla, perché sono stato dipinto come il professore che avrebbe fatto meglio a rimanere insegnante. Voglio sottolineare che io non ho vissuto di politica ma per la politica. Il mio stipendio non è quello millantato da alcuni di 4.800 euro, bensì di 2.800: è giusto dare conto ai cittadini di ogni aspetto, anche di quello economico".