
Lo storico “Libero Liberati“ al centro del caso stadio-clinica
Il M5S "pretende la sospensione immediata degli effetti della convenzione stadio-clinica fino a che non venga dimostrato che la clinica è autorizzata dalla Regione e che le condizioni della Conferenza dei Servizi sono state rispettate; invita il prefetto e l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione ndr) a valutare l’opportunità di una verifica di legittimità sull’operazione alla luce dell’evidente conflitto d’interessi". Sul piano finanziario "l’eventuale mancato accreditamento della clinica – afferma il M5S – rappresenta un evento critico che genera un disequilibrio insanabile, a meno che non venga coperto con fondi pubblici. Ciò comporterebbe un nuovo dissesto del Comune con un’opera che resterebbe incompleta per molti anni". Sull’eventuale conlitto d’interessi, il M5S cita le dichirazioni rilasciate dal sindaco Stefano Bandecchi nei giorni scorsi a La Nazione. "Nella sua ormai consueta doppia veste – sindaco e imprenditore interessato all’operazione – ha dichiarato che, se l’iter amministrativo non sarebbe proceduto rapidamente, avrebbe diffidato il Comune da lui stesso amministrato, per “tutelare” gli interessi della sua società privata – ricorda il M5S – . La frase testuale è : “Devo seguire la questione anche da imprenditore e per questo stallo dell’iter potrei appunto fare causa al Comune come presidente della Ternana Women”. Mai nella storia amministrativa di Terni un sindaco aveva minacciato di agire contro i dirigenti del proprio Comune, colpevoli – a suo dire – di non firmare in fretta un atto in cui lui stesso ha interessi diretti".