DANIELE MINNI
Cronaca

Spedizione punitiva contro 20enne. La Cassazione “boccia“ il Riesame. Presto ci sarà una nuova udienza

La Procura di Spoleto si era opposta alle scarcerazioni. Il reato era stato derubricato da tentato omicidio a lesioni gravi. I tre giovani torneranno in aula, davanti ad altri giudici.

Spedizione punitiva contro 20enne. La Cassazione “boccia“ il Riesame. Presto ci sarà una nuova udienza

Il procuratore di Spoleto, Claudio Cicchella

Processo tutto da rifare. Avevano brutalmente aggredito un coetaneo 20enne ed erano stati tratti in arresto per il reato di tentato omicidio, ma erano poi stati scarcerati all’esito del ricorso dinnanzi al tribunale del Riesame che aveva anche derubricato il reato a lesioni gravi dolose. La Procura della Repubblica di Spoleto, coordinata dal procuratore capo Claudio Cicchella, in merito a quella decisione si era appellata alla Corte di Cassazione che lo scorso 16 ottobre si è pronunciata annullando l’esito del Riesame e disponendo una nuova udienza a Perugia con altri giudici che, a questo punto, dovranno esprimesi di nuovo anche a proposito del reato contestato.

Tentato omicidio o lesioni gravi? I fatti sono avvenuti a Spoleto nel mese di aprile, quando una banale lite per futili motivi tra ragazzi sarebbe degenerata fino ad arrivare ad un vero e proprio pestaggio punitivo. Tre giovani italiani di seconda generazione, due di origini marocchine ed uno di origini pachistane, dopo un litigio avvenuto al bowling con inganno avevano costretto un 20enne a presentarsi in piena notte nel cortile della scuola media Pianciani. Qui il giovane è stato brutalmente aggredito con quello che è poi risultato essere un attrezzo da lavoro, precisamente una chiave a L, ma sarebbe stato anche minacciato ed intimorito con una pistola scacciacani rinvenuta poi dagli inquirenti.

Sbattuto all’interno di un’auto è stato trasferito altrove per poi essere scaricato ed abbandonato, in piena notte, davanti al pronto soccorso dell’ospedale cittadino. Fortunatamente gli operatori sanitari lo hanno soccorso, si sono presi cura di lui ed hanno evitato il peggio. Immediatamente sono scattate le indagini a cura degli agenti del commissariato di Polizia di Spoleto, coordinati dalla dottoressa Antonella Fuga Paglialunga, che, nonostante la reticenza della vittima timoroso di subire ritorsioni, hanno permesso di individuare i tre presunti autori della violenta aggressione.

La Procura di Spoleto potendosi avvalere anche di una perizia medica ha indagato i tre 21enni per il reato di tentato omicidio, chiedendo l’immediata attivazione di custodia cautelare in carcere, accolta dal gip e nel mese di giugno due sono finiti alla casa di reclusione di Maiano, mentre il terzo, sottoposto all’interrogatorio di garanzia, agli arresti domiciliari. La misura cautelare in carcere però in seguito agli appelli dei legali è stata revocata per il primo degli indagati nel mese di luglio e per il secondo ad agosto.