Sopralluogo dei Ris nell’abitazione dove è stata trovata morta Marielle

Prima una riunione operativa nella sede della caserma dei carabinieri di Citerna, poi un nuovo sopralluogo dei Ris nell’abitazione dove è stata trovata morta Marielle Soethe, 70 anni, il primo dicembre scorso. In via Sfrilli a Pistrino ieri sono tornati ancora una volta gli specialisti dei carabinieri che insieme ai militari nel nucleo investigativo di Perugia hanno effettuato nuovi prelievi a quasi due mesi dal ritrovamento del cadavere, per ottenere ulteriori riscontri investigativi. Non c’è ancora nessun indagato per l’omicidio di Marielle, la Procura di Perugia indaga a carico di ignoti, ma evidentemente qualche traccia importante nella casa dove la donna viveva da sola, è stata rilevata. Nell’autopsia disposta nel corso delle indagini è emerso che il decesso era sopraggiunto a causa di politraumi al volto e al torace: la settantenne, di origine tedesca, dunque è stata picchiata e lasciata morire da sola nella sua casa da qualcuno che lei stessa conosceva bene visto che nell’abitazione non c’era alcun segno di effrazione. I militari del Raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche di Roma, accompagnati dai militari della Compagnia di Città di Castello, del Nucleo investigativo e in alcuni casi anche col pubblico ministero Paolo Abbritti, titolare delle indagini, avevano svolto numerosi sopralluoghi di natura tecnica già nelle scorse settimane. Nel corso delle indagini numerose le persone sentite, passati al vaglio alcuni apparecchi elettronici (telefono e computer della donna) nel tentativo di dare forma alle relazioni della settantenne, da tutti ritenuta molto riservata, ma con numerose frequentazioni.