
Ci sono 102 farmacie in Umbria che da domani inizieranno a fare i test sierologici. Ma già ieri i presidi farmaceutici hanno ricevuto centinaia di chiamate di cittadini che chiedono informazioni e prenotazioni. La nuova campagna gratuita di screening – è bene ricordarlo - riguarda i genitori dei bambini e degli alunnistudenti (0-19 anni), gli alunnistudenti stessi, i loro fratelli e sorelle, nonché gli ulteriori familiari conviventi, nonché gli assistiti che frequentano corsi universitari. Il test (che consiste in un piccolo prelievo sul dito) potrà essere effettuato dietro prescrizione del proprio medico e solo dopo aver prenotato in farmacia. Non ci si può quindi presentare senza prenotazione, proprio per evitare inutili e pericolosi affollamenti. La risposta del test verrà fornita via mail dalla farmacia se il test è negativo, se si è positivi sarà invece la Asl a contattare la persona o le persone interessate. E allora vale la pena ricordare cosa sono e a cosa servono i test sierologici. L’obiettivo è quello di un più rapido monitoraggio della scuola e delle famiglie per individuare soggetti positivi, focolai e favorire allo stesso tempo il tracciamento. Vanno però precisati alcuni fondamentali aspetti, a iniziare proprio dal significato dei test sierologici, che hanno lo scopo soprattutto di stimare quanto l’infezione è presente nella popolazione, ma non sono molto utili per fare una diagnosi da Covid, che richiede sempre l’esecuzione di un tampone orofaringeo. Questi test evidenziano infatti la presenza nel sangue degli anticorpi contro il virus, che si trovano nel 50% dei pazienti entro 7 giorni dal contagio e nella maggioranza dei pazienti dopo 14 giorni. Così la positività per le immunoglobuline IgG è presente nel 95%-100% dei casi dopo 14 giorni dal contagio virale, mentre la positività per le IgM varia significativamente nel tempo e in percentuale. La positività del test sierologico per le IgG esprime quindi l’avvenuta esposizione al Sars-CoV-2, mentre la presenza di IgM risulta, con i test attualmente disponibili, di dubbia interpretazione. Le condizioni di accesso all’esame sono quindi: una ricetta medica, appuntamento telefonico, previo triage per valutazione epidemiologica e clinica (condizione di asintomaticità da almeno14 giorni), la mascherina protettiva e l’esibizione della tessera sanitaria. Cosa può accadere all’esito del sierologico? Se è negativo non si può escludere la possibilità di un’infezione in atto in fase precoce e il relativo rischio di contagiosità. Se è positivo, scatterà a domicilio l’isolamento volontario, in attesa della eventuale esecuzione di un tampone orofaringeo e del relativo referto.
Per conoscere le farmacie che effettuano i test collegarsi al sito www.umbria.federfarma.it. I dati anagrafici, il codice fiscale, il numero di telefono, il nome del medico e il risultato del test, sia positivo che negativo, saranno trasmessi al sistema di biosorveglianza della Regione Umbria e alla Azienda Usl ai fini di sorveglianza dell’epidemia. La farmacia comunicherà l’esito, mediante la trasmissione della fotografia del test, a medico e pediatra e all’Azienda sanitaria locale.