
Petizione promossa dai gruppi del centrosinistra in Comune "Una misura già adottata in altre città e che migliora i livelli retributivi" .
I gruppi di centrosinistra in Comune tornano alla carica sulla questione del salario minimo e, dopo la bocciatura della loro mozione, lanciano una petizione popolare (foto repertorio). Il lancio della raccolta firme è avvenuto il primo maggio, data simbolo che celebra lavoratrici e lavoratori.
"Il salario minimo comunale – dicono i gruppi di centrosinistra - rappresenta una misura pratica e attuabile, già adottata con successo in diversi Comuni italiani, da Milano a Bologna, da Napoli a Firenze, e in molte città europee. In questi contesti la sua applicazione ha avuto effetti positivi, migliorando le condizioni retributive dei lavoratori impiegati nei servizi pubblici e negli appalti, favorendo la stabilità occupazionale e incentivando le imprese a rispettare standard retributivi dignitosi. Il nostro obiettivo è garantire una soglia minima di retribuzione per le lavoratrici e i lavoratori impiegati in attività e servizi che dipendono direttamente o indirettamente dall’amministrazione comunale, seguendo l’esempio di altre amministrazioni che hanno fatto della giustizia sociale un punto di riferimento".
Per il centrosinistra è difficile da accettare "il comportamento della maggioranza di destra che, a parole, afferma di condividere la battaglia contro il lavoro povero, ma nei fatti si oppone sistematicamente a ogni proposta concreta che possa contrastarlo". La minoranza parla di "doppia faccia della politica: si preferisce parlare di tutele e di diritti, mentre nei fatti si nega qualsiasi strumento concreto per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone più vulnerabili". L’idea ha coinvolto anche cooperative e realtà produttive e nei prossimi giorni saranno organizzate iniziative pubbliche.