CRISTINA CRISCI
Cronaca

Carli saluta l’ospedale. Due sindaci in campo: "Seria preoccupazione"

Secondi e Veschi: "Ci auguriamo che non rappresenti un segnale di depotenziamento della struttura sanitaria e del servizio di oncologia".

Il dottor Luciano Carli, dirigente medico e riferimento di tante donne per la senologia, lascia l’ospedale di. Città di Castello

Il dottor Luciano Carli, dirigente medico e riferimento di tante donne per la senologia, lascia l’ospedale di. Città di Castello

Sanità ancora nell’occhio del ciclone in Altotevere dove a seguito dell’annunciato trasferimento volontario del dottor Luciano Carli (dirigente medico e riferimento di tante donne per la senologia dell’ospedale di Città di Castello) si registra una levata di scudi sia da parte delle istituzioni che dal mondo delle associazioni. Al grido d’allarme lanciato dall’Aacc col gruppo delle Farfalle (donne operate al seno) è seguita una nota congiunta dei sindaci di Città di Castello e San Giustino, Luca Secondi e Stefano Veschi. In relazione alla notizia del trasferimento del dottor Carli verso un’altra struttura oncologica milanese i due sindaci manifestano "seria preoccupazione per la scelta professionale del responsabile di un servizio di notevole importanza e impatto sociale. Apprendiamo con dispiacere e preoccupazione questa decisione e ci auguriamo che non rappresenti un segnale di depotenziamento della struttura sanitaria di cui lo stimatissimo dottor Carli per oltre 15 anni è stato punto di riferimento professionale e umano". Il rischio è che l’ospedale di Città di Castello subisca un altro duro colpo, tanto che Secondi e Veschi auspicano che tutto ciò "non preluda a un indebolimento del servizio ospedaliero di oncologia e senologia, che è sempre stato una vera eccellenza e che in nessun modo può essere depotenziato". Il dottor Carli ha sostenuto e voluto la Brest Unit e per anni inoltre si è occupato di organizzare e partecipare ad attività di sensibilizzazione dei cittadini, soprattutto giovani, per la prevenzione del tumore al seno. Sulla vicenda del trasferimento del medico in un’altra regione già nell’agosto 2024 il gruppo di Azione fece un’interpellanza in consiglio comunale chiedendo al sindaco Secondi "chiarimenti sulla prolungata assenza dal servizio del dottor Carli, episodio che aveva fatto sorgere legittimi dubbi sulla sua permanenza in Asl. Quelle preoccupazioni a distanza di otto mesi si sono concretizzate in un suo volontario trasferimento", scrive Azione in una nota nella quale chiede con forza alle istituzioni regionali e in particolare alla presidente Stefania Proietti di "intervenire per scongiurare la partenza di questo stimato medico: la sanità pubblica deve poter contare su professionisti indipendenti e capaci a presidio della qualità del servizio offerto ai cittadini" si legge infine nel comunicato firmato da Luciana Bassini e Vincenzo Tofanelli.