REDAZIONE UMBRIA

Servizi pubblici al minimo: "Il Consultorio è rimasto senza la ginecologa"

Esplode la protesta. Il caso denunciato in un post dalla Casa delle donne fa infuriare una consigliera comunale di Ap e Sinistra Italiana .

Servizi pubblici al minimo: "Il Consultorio è rimasto senza la ginecologa"

A lanciare l’allarme con un post è stata la Casa delle donne: "Al Consultorio di Terni dal primo luglio non è più presente la ginecologa che si occupava delle visite e dei percorsi delle donne in gravidanza e non solo. Chiediamogaranzie di continuità sui percorsi iniziati dalla ginecologa con le donne in gravidanza prima di sospendere le prestazioni, chiediamo che non vengano interrotti e che si garantisca alle donne il legittimo diritto di essere seguite dal servizio pubblico". "La mancata sostituzione della ginecologa, e dunque la mancata garanzia delle minime prestazioni che un Consultorio dovrebbe garantire – si legge ancora – è l’esempio di come i servizi e i luoghi per la salute delle donne, specialmente per coloro che hanno minori possibilità di accedere a centri privati, vengano gradualmente smantellati. La consigliera comunale Maria Elena Gambini (Ap) parla di "scempio". "Da giovane donna e da mamma anche per me il Consultorio è stato un porto sicuro ed oggi pensare che altre ragazze, donne, mamme non possano più ricevere la stessa assistenza mi addolora preoccupa", continua Gambini, che solleciterà la Giunta comunale a interessare l’Usl. Per Sinistra Italiana "svelata l’ipocrisia della destra: in Regione approvano una legge ideologica dove affermano di voler sostenere le famiglie (solo quelle tradizionali) e di voler combattere l’”inverno demografico”, mentre a Terni lasciano le donne incinte senza ginecologa e con servizi al minimo"

Ste.Cin.