"Serpenti e tartarughe: mai abbassare la guardia"

Dopo il caso del pitone ritrovato in un appartamento di Terni, l’erpetologo Guidi fa il punto sui possibili rischi nel detenere questi animali

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Ma c’è ancora la moda di acquistare animali esotici, e poi magari abbandonarli una volta che il piccolo sauro cresce più del previsto e il pitone diventa quasi 5 metri? "La moda è stata molto frequente una decina di anni fa, oggi il commercio e il traffico di rettili esotici è diminuito ma c’è sempre qualcuno che ama acquistarli. Una tendenza in cui gioca spesso l’esibizionismo, più che la consapevolezza. Molti infatti comprano uno di questi esemplari senza sapere se l’animale cresce o meno, altri che invece hanno più sale in zucca si documentano e poi valutano... ". Carlo Guidi, erpetologo di fama mondiale e responsabile del rettilario della Città della Domenica, mette in guardia da questi rischi.

Il tema è tornato d’attualità dopo che nei giorni scorsi, in un appartamento di Terni, un pitone bianco di grandi dimensioni è entrato in un appartamento da una finestra e una volta dentro ha fatto il diavolo a quattro. I proprietari, quando sono rientrati, hanno pensato che fossero entrati i ladri, tanto era il disordine. Il rettile è stato recuperato dai Vigili del Fuoco e sarà liberato al più presto per metterlo in un luogo sicuro e adatto alle sue caratteristiche. In attesa di sapere a chi sarà affidato il pitone bianco, Guidi racconta che i problemi maggiori arrivano dalle tartarughe, importate in Italia più di 20 anni fa, vendute nei mercati e nei negozi di animali. "C’è stata una grossa dose di incoscienza, perché possono raggiungere anche i 60-70 centimetri di carapace, hanno un becco corneo talmente potente da mangiare le nostre tartarughe e distruggere parte della fauna ittica e di anfibi, già abbastanza minacciata. Sono carnivore, vanno in letargo e c’è la possibilità che possano riprodursi".

Anno scorso è stata affidata allo “Zooproject“, il centro d’eccellenza che Guidi dirige con competenza e passione all’interno del rettilario, una tartaruga azzannatrice, la cui vendita in Italia è illegale ed è pericolosissima perché con un morso può staccarti un dito. Era stata recuperata dai carabinieri forestali del nucleo Cites in un laghetto privato a Cannara. "Di questi esemplari - racconta - ne ho in custodia una dozzina. La ‘Chelydra serpentina’ ( questo il nome della testuggine originaria del Nord America) è una specie considerata pericolosa per la salute e l’incolumità delle persone. Fuori dall’acqua può infatti manifestare un comportamento aggressivo e i muscoli del collo particolarmente sviluppati, oltre alla struttura ossea mascellare (‘becco corneo’) le consentono di sferrare morsi pericolosi anche per l’uomo, tanto da riuscire ad amputare di netto le falangi delle dita. Una volta introdotte illegalmente in Italia e cresciute, queste tartarughe vengono abbandonate in natura per le difficoltà di gestione che incontrano i proprietari e le conseguenze sono spesso disastrose. Ogni volta che si introduce un essere vivente non autoctono in un ambiente - conclude l’esperto - si va a rompere il delicato equilibrio che esiste all’interno di qualsiasi ecosistema, per questo sarebbe auspicabile combattere la detenzione illegale di questi animali".

Silvia Angelici