Raddoppiato il numero delle donne che si sono rivolte al pronto soccorso dell’ospedale di Foligno perché vittime di violenza. Nel 2023 sono state 51, mentre l’anno precedente erano la metà. A fornire il dato è stato lo stesso ospedale, nel corso della presentazione della donazione delle ultime strumentazioni per la ‘Stanza rosa’, da parte del circolo Inner Wheel. La ‘Stanza rosa’ è uno spazio protetto, nato nel “ San Giovanni Battista“, nel quale le donne vittime di violenza vengono prese in carico sotto i diversi aspetti, evitando esposizioni, anche legate alla tuetale della privacy. Tra gli acquisti effettuati con una donazione di 10mila euro, raccolta in due eventi, c’è la poltrona ginecologica di ultima generazione, carrelli infermieristici, computer, scrivania, una macchina fotografica fornita di venti schede Sim, una cassaforte per la conservazione dei reperti, tv color per la stanza, tute e maglie per le donne accolte nella struttura. In dotazione anche un lettino e giochi per i bambini delle vittime. Una parte della somma raccolta andrà anche a finanziare un corso di formazione che partirà a breve per il traige nell’accoglienza.
"L’ospedale è protagonista di un percorso, fa cultura e si inserisce nella settimana di prevenzione, creando cultura contro la violenza", sottolinea il direttore dell’ospedale, Mauro Zampolini. A celebrare la giornata la presidente Eleni Giovani e la past president Romina Morici: "Oggi un sogno diventa realtà". Ha portato il saluto del Comune la consigliera Barbara Betti. Presenti anche i vertici delle forze dell’ordine folignati. "Quello della violenza sulle donne è un tema sul quale siamo particolarmente attenti – così il vicequestore Adriano Felici –, ma l’arrestare un autore di maltrattamenti significa comunque essere arrivati tardi. La prevenzione è il vero contrasto e per realizzarla serve sinergia con le associazioni. Solo così possiamo arrivare prima e in tante sedi". Stima, amicizia e vicinanza nei confronti dell’Inner Wheel e dell’attività dell’ospedale di Foligno è stata espressa anche dal comandante della locale compagnia carabinieri, il maggiore Giuseppe Agresti.
Alessandro Orfei