Scrittura privata per il Globus Tenda Corte dei Conti, quattro condannati

Dovranno risarcire la Provincia di 74mila euro per aver firmato il documento che “sospendeva“ lo sfratto della società morosa

"La scelta amministrativa, imputabile a tutti i convenuti, è stata tutt’altro che corretta, legittima, conveniente, economica e adeguata". L’amministrazione dell’epoca della Provincia (nella foto) , infatti, "avrebbe potuto rientrare nel pieno possesso materiale del bene, scegliendo come meglio gestire il bene che, fino a quel momento, era stato affidato a un soggetto privato che non aveva onorato i pripri debiti nei confronti dell’amministrazione provinciale". A sostenerlo è la Corte dei Conti che ha condannato Feliciano Polli, Vittorio Piacenti D’Ubaldi, Gioia Rinaldi e Antonio De Guglielmo, all’epoca dei fatti rispettivamente presidente della Provincia di Terni, assessore al bilancio e al patrimonio, dirigente del servizio finanziario e segretario generale, al pagamento di 74 mila euro (il 70% a carico di Rinaldi, il resto suddiviso in parti uguali).

Il bene in questione è il Globus Tenda. E la scelta amministrativa compiuta è quella di aver sottoscritto una scrittura privata con la società che allora (era il 2011) gestiva il Globus Tenda, nonostante la Provincia avesse già ottenuto uno sfratto per morosità. Il documento prevedeva una dilazione dei pagamenti, un nuovo canone e la sospensione della procedura di sfratto. Tutto questo "nonostante – scrive la Procura regionale della Corte dei Conti – fosse stata rilevata la critica situazione finanziaria della società" che gestiva la struttura. Una scelta, quella della scrittura privata, che la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti (presieduta da Piero Carlo Floreani) ritiene "del tutto irragionevole e immotivata". Da qui la condanna al risarcimento.