REDAZIONE UMBRIA

Sciopero treni e bus. La solita guerra dei numeri

Liviabella: "In Umbria stanno incrociando le braccia lavoratori che non lo hanno mai fatto negli ultimi 20 anni. A Perugia adesioni dell’80%" .

Ci sono stati diversi annunci di treni cancellati alla stazione di Perugia per lo sciopero anche se non sono stati segnalati affollamenti o disagi passeggeri

Ci sono stati diversi annunci di treni cancellati alla stazione di Perugia per lo sciopero anche se non sono stati segnalati affollamenti o disagi passeggeri

PERUGIA - "Lo sciopero sta andando benissimo pure in Umbria anche perché stanno incrociando le braccia lavoratori che non hanno mai scioperato negli ultimi 20 anni": lo ha detto all’Ansa ieri a metà mattinata Gianluca Liviabella, Usb lavoro privato-settore Tpl. "L’iniziativa del ministro Salvini e poi la vittoria al Tar ha fatto scattare la scintilla" ha aggiunto. Secondo Liviabella le adesioni a Perugia hanno raggiunto punte dell’80%, "in particolare nel Tpl ma anche nelle ferrovie e in tutti i settori dove siamo presenti". Altre fonti parlano invece di un’adesione tra il 5 e il 10 per cento nel trasporto su gomma. A causa dello sciopero dei trasporti indetto dall’Unione dei sindacati di base non si registrano comunque forti disagi. "Molti cittadini ci chiamano e noi diamo indicazioni di come muoversi" spiega ancora Liviabella. "Chiaramente - sottolinea poi il responsabile dei trasporti in Umbria - noi siamo nella norma e rispettiamo le fasce di garanzia ma se ci sono disagi a crearli è stato molto di più il precetto del ministro che ha disorientato i cittadini, visto che dalle 24 ore di sciopero iniziali con previsto rispetto delle fasce hanno poi saputo delle quattro ore per poi tornare infine alle 24 dopo la vittoria al Tar". "Una bella giornata per la democrazia e per i lavoratori" commenta ancora il rappresentante Usb. Ci sono stati comunque diversi annunci di treni cancellati alla stazione di Perugia per lo sciopero anche se non sono stati segnalati affollamenti o disagi passeggeri. Più di qualcuno si è presentato alla stazione del capoluogo umbro senza sapere dell’astensione. Le preoccupazioni maggiori sembravano essere quelle sulle modalità di rimborso dei biglietti.