
Il carabiniere è spirato prima di arrivare in ospedale
Perugia, 9 luglio 2017 - Stava tornando a casa dopo una cena con degli amici ed era in sella alla sua Vespa quando è stato travolto da un’auto che non gli avrebbe dato la precedenza. Non ce l’ha fatta neanche ad arrivare in ospedale, l’appuntato scelto dei carabinieri di Perugia, Costantino Camera, che è morto durante la corsa disperata del 118 verso il Santa Maria della Misericordia.
Il sottufficiale dell’Arma prestava servizio presso la sezione di polizia giudiziaria sin da quando era stata costituita nel 1990. Era un militare di grande esperienza, uno di quelli della "vecchia guardia", per anni a fianco del comandante della sezione, Mario Fringuello. Venerdì sera stava percorrendo via Gramsci, tra Olmo e Perugia, quando, all’altezza del ristorante Battibecco, un uomo che arrivava dall’altra direzione a bordo di una Fiat 500 e che doveva svoltare proprio per entrare nel locale, non avrebbe dato la precedenza alla Vespa di Camera. Immediati i soccorsi, ma sin dal primo momento la situazione è apparsa disperata. Il carabiniere lascia la moglie Rita, infermiera in cardiologia a Perugia, e una figlia di 20 anni.
Tra poco avrebbe festeggiato i suoi 35 anni di servizio nell’Arma, invece, gli amici e colleghi di una vita ieri notte si sono precipitati al pronto soccorso, dove sono giunti anche il procuratore generale Fausto Cardella, il comandante provinciale, colonnello Giovanni Fabi e il comandante della Sezione, colonnello Giovanni Mele.
I funerali sono stati fissati per mercoledì mattina alle 10. In queste ore invece il medico legale Laura Panata eseguirà l’autopsia sul corpo del militare. Per il conducente dell’automobile, uscito illeso dall’impatto, è scattata l’iscrizione - dovuta - nel registro degli indagati.