
Protestano ancora una volta per l’incuria in cui sono state lasciate le scalette di sant’Ercolano, i commercianti della zona. Ma non hanno purtroppo mai avuto risposte. Ormai anche il cronista che raccoglie lo sfogo dei lettori teme di essere diventata troppo ripetitiva. Quindi siamo tentati di tirare avanti per la nostra strada, ma quando Gianni, del negozio di abbigliamento poco sotto la scalinata, ti ferma con un tono di voce rattristato e deluso, indicando le erbacce che infestano la bellissima scalinata, decidiamo di raccontare questo scampolo di vita cittadina, che riguarda tutta la comunità. "Scrivetelo - incalza Gianni - voi che avete l’arma della penna, scrivete per favore come è ridotta Perugia. Siamo in pieno centro: sant’Ercolano è un monumento simbolo della città e guardate che trasandatezza. Il selciato è infestato dalle erbacce. Ma quanto ci vuole a tagliare un po’ d’erba? Ogni giorno qui passano migliaia di turisti e vedo come rimangono male davanti a tanta sciatteria". L’occhio cade sulle di una piccola piazzetta. Non c’è un fiore, non c’è un filo d’erba ad abbellire quel fazzoletto di terra". Gianni racconta che si è rotta la pompa dell’irrigazione.
"Lo abbiamo segnalato al Comune - spiega - è un guasto che si ripara con due lire. Niente, la richiesta dei residenti è rimasta inascoltata". L’esercente ricorda anche l’idea delle vetrofanie da applicare sulle vetrine dei negozi sfitti: "Proclami sbandierati ai quattro venti, sono stati messi tre o quattro poster e non si è saputo più niente. Tutto come prima".
Ma perché non si muovono le associazioni? Perché non organizzare un crowdfunding privato per soccorrere strade, piazze e aree verdi cittadine, visto che il Municipio non ha più risorse da destinare al decoro urbano?
"Noi, come associazione Borgo Bello - riferisce un residente - ci abbiamo provato. I cittadini del quartiere si organizzano come possono anche grazie al volontariato di tante persone di buona volontà. Avevamo provato a lanciare anche l’iniziativa “adotta una rotonda“: ci sarebbero tante imprese disposte a dare una mano, ma ci scontriamo contro il muro di gomma della burocrazia".
Intanto sembra che qualche associazione cittadina si sia messa in moto per recepire il suggerimento del Borgo Bello e predisporre un progetto da sottoporre all’amministrazione. L’obiettivo è chiaro: innescare con piccole operazioni (taglio dell’erba, disinfestazione delle strade dal guano dei piccioni, tinteggio dei muri, cura delle aiuole) una serie di comportamenti virtuosi che siano d’esempio per tutti. L’unione farebbe la forza e Perugia sarebbe più in ordine!
Silvia Angelici