Salvò prigionieri ebrei, omaggio a Don Posta

I figli hanno ripercorso la traversata dei padri da Isola a Sant’Arcangelo per sfuggire ai nazisti. Via dedicata al parroco ’Giusto tra le Nazioni’

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I figli dei quindici pescatori, 78 anni dopo, hanno ripercorso la traversata dei loro padri. Partendo dall’attracco di Isola Maggiore per arrivare al molo di Sant’Arcangelo, hanno fatto rivivere l’azione di salvataggio che venne organizzata nelle notti del 19 e 20 giugno del 1944 mentre era in atto la battaglia tra l’esercito tedesco e quello alleato, quando i pescatori insieme a don Ottavio Posta e con il contributo dell’agente Giuseppe Baratta, misero a repentaglio la loro vita per salvare quella dei circa 30 prigionieri ebrei confinati a Isola Maggiore in mano ai tedeschi. A precedere le imbarcazioni quella di Agostino Piazzesi (l’ultimo di quei pescatori, morto soltanto pochi anni fa) ora completamente restaurata per iniziativa dell’Associazione Arbit. La rievocazione è realizzata a cura della proloco di Isola Maggiore. A Don Ottavio Posta, "Giusto tra le nazioni" è stata intitolata sempre ieri mattina una via nei pressi del molo di Sant’Arcangelo. Presenti alla cerimonia l’assessore del Comune di Perugia, Gabriele Giottoli, il cardinale Gualtiero Bassetti; ll vicario del Prefetto, Chiara Armenia; Floriano Fiorucci, presidente associazione Polizia di Stato di Perugia; Giacomo Chiodini, sindaco di Magione; la sindaca di Tuoro Maria Elena Minciaroni, il consigliere regionale Eugenio Rondini e Gianfranco Cialini, storico e autore delle ricerche, che ha raccontato la ricostruzione di quanto avvenne e dei ruoli svolti dai diversi protagonisti, Riccardo Terrosi, presidente della proloco di Sant’Arcangelo e Guido Materazzi, presidente dell’associazione Arbit. "E’ un onore essere qui, - ha dichiarato l’assessore Giottoli - oggi qui sono presenti tre comuni ma una sola comunità". "Quest’anno le celebrazioni del XX giugno perugino partono proprio dal lago Trasimeno perchè ricordare è sempre un dovere, ed un esempio di positività. Ho fatto richiesta alla Commissione toponomastica della nuova intitolazione della strada Trasimeno Ovest, nel tratto dalla Officine Piccini fino a Corciano, a Don Ottavio Posta. Segni e simboli possono unire i territori e far sì che la storia non si dimentichi". Anche per il sindaco Giacomo Chiodini questo è "Un luogo della memoria di Magione e del Trasimeno dove emerge la fratellanza e la solidarietà tra gli uomini".