Matteo Salvini a Terni: "L'Italia rischia una strage di posti di lavoro"

Il leader della Lega in Umbria per una cena elettorale: "Manterremo il reddito di cittadinanza a chi non può lavorare, non a chi lo percepisce da anni e rifiuta un'occupazione"

Matteo Salvini a Terni col sindaco Latini e la senatrice Alessandrini

Matteo Salvini a Terni col sindaco Latini e la senatrice Alessandrini

Terni, 8 settembre 2022 - "Qui qualcosa non funziona, sei mesi di sanzioni che invece di mettere in ginocchio la Russia hanno messo in ginocchio l’Italia e la produzione industriale europea". Cosi il leader della Lega Matteo Salvini, in serata a Terni per una cena elettorale con militanti ed esponenti del Carroccio, ma anche rappresentanti delle associazioni e del mondo imprenditoriale. "Inflazione e materie prime salgono. E l’innalzamento dei tassi non aiuta famiglie e imprese - ha detto ancora Salvini _ . Mi aspetto dall’Europa uno scudo contro gli aumenti di luce e gas ma ho visto che se la prendono comoda e hanno rimandato a ottobre. Da cittadino e contribuente europeo sono preoccupato e arrabbiato. Trenta miliardi adesso accompagnano fino alla fine dell’anno, se si parla di cinque miliardi vuol dire che qualcuno non ha capito che l'Italia sta correndo il rischio di una strage di posti di lavoro".

"La gente chiede lavoro _ ancora il segretario leghista _ L’idea della Lega è chiara: via la legge Fornero, estensione della Flat Tax e blocco delle cartelle esattoriali. Mi dispiace degli insulti che ricevo dal Pd: fascista razzista, spia russa. Poi si stupiscono che all’Ast i lavoratori votano Lega". Quanto a eventuali rapporti con la Russia:  "Chi firmava accordi e faceva affari con la Russia sta a sinistra, io non ho preso una lira». E sul reddito di cittadinanza: «Va lasciato a chi non può lavorare, lo manterremo per disabili e anziani, per chi non può lavorare e merita aiuto, ma va assolutamente tolto a chi da anni lo percepisce e rifiuta l’offerta di un’occupazione». Bicamerale e riforma della Costituzione? "Non sono priorità, l'emergenza è un'altra: evitare la strage dei posti di lavoro"