
Riviste in Appello le condanne per gli umbri
La Corte di Appello di Catanzaro si è pronunciata sul ricorso presentato dalle difese dei condannati nell’ambito dell’inchiesta “Infectio“ della Dda di Catanzaro. In primo grado i giudici avevano rietenuto responsabili 9 dei 12 umbri indagati. Ecco come sono state rimodulate le condanne. Giuseppe Benincasa: da 17 anni e due mesi a 7 anni e 5.500 euro di multa; Antonio De Franco da 13 a 7 anni, 40mila euro di multa; Paolo Menicucci da 5 a 3 anni ; Luigi Giappichini da 5 anni a 7 mesi e 1.500 euro di multa; Alberto Benincasa da 4 anni e mezzo a 3 anni e 6 mesi; Luca Mancuso Trabucco da 4 a 3 anni di reclusione; Roberto Fusari da 3 anni e 9 mesi a 2 anni e 6 mesi; Renzo Tiburzi da 3 anni a 2; Piero Giacchetta, da 3 a 2 anni. Tra le altre disposizioni, la Corte d’appello di Catanzaro ha concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena agli umbri Giappichini, Giacchetta, e Tiburzi. Revocata l’interdizione perpetua dai pubblici uffici a Giappichini e revocata l’interdizione dai pubblici uffici per la durata di cinque anni applicata in primo grado nei confronti di Fusari, Giacchetta, Russo, Tiburzi. Per Menicucci l’interdizione perpetua dai pubblici uffici è stata sostituita con l’interdizione per cinque anni. La Corte d’Appello ha poi revocato a De Franco la pena accessoria dell’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione. Revocate le statuizioni civili in favore del Comune di Perugia e del Comune di Cutro. Gli imputati umbri erano difesi dagli avvocati Areni, Cozza, Calabrò, Ioppoli, Talotta, Cartaginese, Urbani, Luccarini, Stranieri.
"Esprimo soddisfazione per il notevole ridimensionamento del fatto contestato – sottolinea l’avvocato Rita Urbani che ha difeso Luigi Giappichini –, anche se il mio assistito continua a professarsi innocente e ritiene di essere meritevole di una sentenza di assoluzione. Per cui non escludiamo un ricorso per Cassazione".