
Alessia Tasso, ex vicesindaco nella giunta Stirati e attuale capogruppo di Liberi e Democratici in consiglio
Mentre si attendono sviluppi riguardanti la questione del commissariamento dell’unione comunale del Partito Democratico eugubino dopo la rinuncia di Presciutti, il gruppo consiliare dei LeD scrive una lettera, diramata solo dopo l’addio deciso proprio dal sindaco di Gualdo Tadino. Il tema centrale è sempre quello di mantenere un centrosinistra unito dopo la sconfitta alle elezioni amministrative dello scorso giugno.
"Prima di parlare di ricostruzione della sinistra a Gubbio, è indispensabile che il Pd locale trovi una sua coesione interna – spiegano gli esponenti eugubini di Liberi e Democratici – Non possiamo parlare di ricostruzione della sinistra se il Pd stesso non riesce a ritrovare la propria unità. È evidente che prima di poter includere altre esperienze politiche, come quelle civiche, il Pd deve risolvere le sue divisioni interne. Solo una volta raggiunta una vera unità sarà possibile accogliere altre esperienze, come quelle civiche che, negli ultimi dieci anni, hanno mantenuto la città governata da una sinistra coerente e autonoma". E prosegue: "Negli anni, proprio a causa di certe logiche interne alla segreteria del Pd, molte persone che avevano contribuito alla costruzione del partito si sono allontanate, dando vita proprio a quelle forze civiche che oggi vengono guardate con sospetto o addirittura con il desiderio di estinzione, pur nel tentativo di riassorbirle. Questo atteggiamento, oltre a essere offensivo, dimostra una scarsa comprensione del valore che tali esperienze hanno rappresentato per Gubbio. Le esperienze civiche, come Liberi e Democratici e Città Futura, non devono essere denigrate né considerate un problema. Il nostro movimento ha rappresentato e rappresenta una delle maggiori forze progressiste presenti in città".
Si cerca, quindi, un’unione vera e non di facciata: "Le esperienze civiche, come Liberi e Democratici e Città Futura, non devono essere denigrate né considerate un problema. Il nostro movimento ha rappresentato e rappresenta una delle maggiori forze progressiste presenti in città. Siamo aperti al dialogo, ma non possiamo accettare che venga ignorato il contributo decisivo delle forze civiche, che hanno permesso alla città di rimanere fedele ai suoi valori".
Federico Minelli