
Fondi pubblici per il rilancio dell’agricoltura: sono già 70 i milioni di euro pagati da gennaio ad oggi alle imprese agricole umbre e altri 6 milioni sono in fase di liquidazione da parte di Agea. A questo si aggiunge l’impegno assunto con i quattro ‘cantieri’ regionali su qualità, innovazione, digitalizzazione e semplificazione per costruire insieme prospettive di forte rilancio dell’agricoltura umbra. Numrei forniti dall’assessore regionale all’agricoltura, Roberto Morroni, durante la riunione del Tavolo Verde, per un confronto sullo stato di attuazione e avanzamento della spesa del Programma di sviluppo rurale dell’Umbria 2014-2020 e sui prossimi provvedimenti, fra cui l’attivazione di un bando che incentiva la costituzione di una filiera corta nel settore olivicolo. "Questa misura – dice Morroni – segna l’inizio di una svolta per far compiere, attraverso l’aggregazione fra imprese e la valorizzazione di uno degli straordinari giacimenti dell’Umbria, ricca qual è di cultivar autoctone di grande pregio, quel salto di qualità necessario al settore affinché sia capace di imporsi sui mercati nazionali e internazionali. L’obiettivo finale è quello di arrivare alla costituzione di un consorzio umbro dei produttori e, se in questa prima fase sosterremo con circa 5,1 milioni di euro gli investimenti per aumentare la produzione dell’olio di qualità e per i frantoi, nei prossimi anni le risorse saranno incrementate".
I numeri del programma di sviluppo rurale: dal 2015 ad oggi sono stati emanati 94 bandi, per 69 tipologie d’intervento, in attuazione di tutte le misure, che saliranno ad oltre 100 entro la fine del 2020 per accelerare e completare gli impegni di spesa. Le domande pagate sfiorano le 70mila (68.892).