Ripartono elementari e prima media Ma 55mila studenti restano a casa

Sono quelli di seconda e terza e delle Superiori: nonostante l’Umbria arancione, la Regione li lascia in Dad

Immagine di repertorio

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E’ singolare che la Regione deciderà dopodomani se far rientrare in classe lunedì 12 seconde e terze medie e superiori: difficile infatti che il quadro epidemiologico muti profondamente da qui alle prossime 48 ore. Ma così ha stabilito la Giunta di Palazzo Donini che ha "punito" gli studenti più grandi come nessuna Regione ha fatto fin qui: sono andati in classe per poco più di un mese. Da guinnes dei primati in tempo di pandemia.

Stamattina dunque rientrano a scuola dopo più di due mesi (almeno in provincia di Perugia) gli alunni delle prime medie: sono 7.643 distribuiti in 370 classi in tutta l’Umbria. Con loro anche gli oltre 35mila bambini delle elementari (che avevano ricominiciato il 22 marzo) e i 16.415 di nidi e materne per un totale che sfiora le 60mila unità.

Niente da fare invece per i 55.490 studenti degli ultimi due anni delle secondarie di primo grado e di quelli delle superiori: per loro sarà ancora didattica a distanza. Con questi ultimi che l’ultima volta che sono stati in classe era inizio ottobre... (a parte i 5 giorni di gennaio).

C’è intanto un ricorso al Consiglio di Stato che pende sull’Umbria, il cui decreto dovrebbe uscire in mattinata. Se verrà accolto lunedì 12 gli studenti torneranno tutti in classe. Altrimenti bisognerà aspettare l’ordinanza di venerdì della presidente Donatella Tesei.

Qua e là ci sono comunque provvedimenti di natura diversa: rimane infatti chiuso a scopo precauzionale l’asilo nido comunale di Norcia fino a martedì 13 aprile compreso, vista la positività di un bambino che sarebbe venuto a contatto con le operatrici nei giorni scorsi. In questi giorni si procederà alla sanificazione dei locali e a svolgere le procedure di prassi inerenti al tracciamento del contagio.

"Ieri alla Camera si è svolto il dibattito per quanto riguarda il perdurare della chiusura degli istituti secondari superiori. In Umbria, per esempio, sono stati svolti in presenza solo 39 giorni di lezione durante tutto l’anno scolastico in corso – spiega il deputato 5Stelle Filippo Gallinella – Nonostante i periodi di zona rossa siano stati limitati, la chiusura si è invece rivelata più estesa per scelte della politica di governance di centrodestra. Facciamo, quindi, leva affinché il Governo ponga maggior attenzione sui protocolli di prevenzione, protezione e controllo più frequenti, più rapidi e più rigidi, al fine di poter riaprire in totale sicurezza le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado".

E proprio la Regione invita gli studenti a effettuare screening in farmacia prima di rientrare in classe, così come resta in vigore il protocollo al "tempo zero" che evita – se non ci sono cluster – che le classi in presenza di un solo positivo vengano messe in quarantena.

Michele Nucci