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Rincari ai ristoranti: Terni è penultima in Italia

L'analisi dell'Unione Nazionale Consumatori mostra che Terni è la penultima città in Italia per aumenti dei prezzi nei servizi di ristorazione, con un incremento del 2,7% rispetto alla media nazionale del 6%. L'Umbria è in nona posizione con un aumento del 6%.

Rincari ai ristoranti: Terni è penultima in Italia

La città dell’acciaio è la penultima in Italia per rincari nei servizi di ristorazione. In pratica il caro-vita non riguarda la ristorazione locale che in un anno ha aumentato i prezzi di appena il 2,7% a fronte di un settore che, a livello nazionale, ha fatto registrare un’inflazione del 6%. E’ quanto emerge dall’analisi dell’Unione nazionale consumatori che ha preso in esame, con dati Istat, l’inflazione di luglio. "Nei servizi di ristorazione, ossia ristoranti, pizzerie, bar, pasticcerie, gelaterie, prodotti di gastronomia e rosticceria – spiega l’Unione nazionale consumatori –, a fronte di un’inflazione annua pari, per l’Italia, al 6%, a Viterbo i ristoranti rincarano del 14,5% su luglio 2022. Al secondo posto Brindisi (+12,1%), al terzo Benevento (+11,2%). Seguono Belluno, Cosenza, Messina e Olbia-Tempio (tutte a +8,5%), Trieste (+8,1%) e Massa-Carrara (+8%). Chiude la top ten Siena con +7,9%, I ristoratori più virtuosi sono invece a Trapani e Caserta (ambedue a +2,1%), seguiti da quelli di Terni (+2,7%) e Cremona (+2,9%)".

"A livello regionale, invece, è la Puglia ad avere i ristoranti più rincarati con +7,5% su luglio 2022 – continua l’associazione dei consumatori –, battuta solo dalla Provincia autonoma di Bolzano con +7,6%. Medaglia d’argento per il Trentino con +7%, al 3° posto il Friuli con +6,7%.". L’Umbria è in nona posizione, con un aumentio del 6% pari a quello della media italiana.