REDAZIONE UMBRIA

"Rilanciamo l’ippica. E il business"

L’allevatore assisano Sergio Carfagna propone il progetto di un centro di allenamento-ippodromo in Umbria.

Un centro di allenamento-ippodromo in Umbria per rilanciare l’ippica e un comparto produttivo che dà lavoro a tante famiglie: è la proposta di Sergio Carfagna, l’allevatore assisano di Via Lattea. la cavallina "bianca" conosciuta in tutto il mondo, fresco di nomina quale delegato di Umbria-Marche-Abruzzi dell’Associazione nazionale allevatori del cavallo trottatore (Anact). "La nostra regione si merita un centro di allenamento polifunzionale e in prospettiva non tanto lontana un ippodromo, anche stagionale, baricentrico fra il nord e sud del paese collegamento naturale fra i più importanti centri di galoppo e trotto sparsi in Italia – dice Carfagna -. Non è un un’utopia o un sogno irrealizzabile è la base di partenza per poter rilanciare un comparto quello dell’ippica e dell’allevamento di cavalli da corsa e da competizione che genera lavoro a migliaia di persone e tante famiglie in Italia e nella nostra regione e con un indotto economico-occupazionale importante".

Secondo l’allevatore di Assisi, l’Umbria è una grande regione, terra di cavalli e allevamenti che hanno segnato la storia dell’ippica nelle varie discipline, è la terra della Quintana e della Mostra Nazionale del Cavallo di Città di Castello e di tante altre manifestazioni dedicate a questo straordinario animale: merita dunque considerazione per storia e potenzialità. Carfagna, 65 anni, è titolare di scuderia e allevatore di primissimo piano di cavalli da trotto, che ha iniziato ad Assisi, nella sua tenuta di oltre 15 ettari ai piedi della Basilica di San Francesco, assieme al nonno Santino e al padre Tino (indimenticato maestro di campo della Quintana di Foligno) a tirar su puledri negli anni ’80 quando possedeva due sole fattrici.

La sua proposta giunge all’indomani del prestigioso incarico nel nuovo Consiglio di amministrazione Anact che ha designato Ubaldo La Porta notaio e allevatore campano, quale presidente. "Un impegno ulteriore che con orgoglio e senso di responsabilità accanto al neopresidente La Porta – aggiunge Carfagna – per dare il mio contributo assieme a tanti altri allevatori e associati delle tre regioni che ora rappresento, per una causa comune quella di risollevare e rilanciare le sorti di un settore che era già in profonda crisi ed ora dopo l’emergenza Covid rischia un ulteriore pesante contraccolpo non più supportabile soprattutto per le medio-piccole scuderie e allevamenti. Regioni che possono recitare una parte importante nel contesto complessivo di un rilancio che dal governo dovrà iniziare con atti e progetti concreti a partire da sostegni, incentivi e programmazione basata sulla promozione del cavallo, dello sport e dell’allevamento di qualità".