SILVIA ANGELICI
Cronaca

Riflettori sulle bollicine di casa nostra : "Ridare un senso al gesto del brindisi"

“L’Umbria con metodo“: un momento raro di confronto e riflessione che ha gettato luce su un comparto in fermento e...

“L’Umbria con metodo“: un momento raro di confronto e riflessione che ha gettato luce su un comparto in fermento e...

“L’Umbria con metodo“: un momento raro di confronto e riflessione che ha gettato luce su un comparto in fermento e...

“L’Umbria con metodo“: un momento raro di confronto e riflessione che ha gettato luce su un comparto in fermento e in crescita: quello delle bollicine umbre, ancora poco raccontato a livello nazionale. Succede grazie al banco d’assaggio aperto al pubblico, ospitato all’Enoteca Gio’. Otto aziende protagoniste, ognuna con etichette rappresentative di un lavoro di ricerca e valorizzazione che ha radici nella storia e nella specificità dei territori umbri. Da Scacciadiavoli a Caprai, da Decugnano dei Barbi a Lungarotti, da Antonelli San Marco a Cantine Palazzone, da Cantine Carini e Leonardo Bussoletti, un parterre di eccellenze che ha saputo raccontare, calice dopo calice, la sfida e il fascino del Metodo Classico in una terra vocata ma spesso oscurata da denominazioni più note. "Non basta servire grandi vini – dicono gli organizzatori – bisogna raccontarli, metterli in dialogo con le persone, far capire da dove vengono, chi li fa, con quale spirito e quali sacrifici". Un approccio che fa scuola e che dovrebbe essere d’esempio altrove". "In un’epoca in cui la cultura del vino rischia di perdersi tra mode effimere e consumo veloce - osserva un produttore - iniziative come questa restituiscono profondità, rispetto e senso al gesto del brindisi".