
Dal primo gennaio 2023 la gestione integrata dei rifiuti urbani in Alta Umbria sarà affidata per 15 anni a Sogeco, la società costituita dal raggruppamento temporaneo di imprese formato da Sogepu ed Ecocave (ora Ece) per la partecipazione alla gara di appalto da circa 315 milioni di euro che sancisce l’affidamento in concessione del servizio pubblico locale di settore nel Sub Ambito n.1 dell’Auri. Con la firma dei contratti di servizio apposta ieri davanti al notaio tra i vertici delle due società e i funzionari dei Comuni che saranno serviti, si è conclusa la procedura pubblica.
Il lungo iter amministrativo è stato caratterizzato da sette ricorsi alle autorità giudiziarie competenti.
Il servizio pubblico di raccolta, spazzamento, trattamento e smaltimento dei rifiuti sarà gestito dai due soci di Sogeco. Sogepu opererà nei comuni di Città di Castello (compresa la gestione della discarica e dell’impianto di trattamento di Belladanza), Citerna, Gualdo Tadino, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga e San Giustino (per una quota complessiva pari al 62,5 per cento dell’appalto), mentre Ece lavorerà nei comuni di Costacciaro, Fossato di Vico, Gubbio, Lisciano Niccone, Scheggia e Pascelupo, Sigillo e Umbertide (per una quota complessiva dell’appalto pari al 37,5 per cento).
La firma dei contratti di servizio apposta mercoledì davanti al notaio Francesco Ansidei è avvenuta alla presenza del direttore dell’Auri Giuseppe Rossi, in rappresentanza del presidente Antonino Ruggiano, dell’amministratore unico di Sogeco e di Ece Antonio Granieri, di Sogepu Cristian Goracci, presente insieme al direttore Ennio Spazzoli, e dai funzionari delegati dai 14 comuni del comprensorio coinvolti (Citerna, Città di Castello, Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Scheggia e Pascelupo, Sigillo e Umbertide). L’ultima fase della procedura è stata gestita da Auri, dopo essere stata promossa nel 2015 dall’Ati 1 Alta Umbria.
Con la firma di ieri si concludecosì l’iter amministrativo caratterizzato da sette ricorsi alle autorità giudiziarie competenti, all’esito dei quali è sempre stata ribadita la correttezza della procedura di gara gestita dall’Auri, anche da parte dell’Anac, che ha archiviato tutti gli esposti presentati.