
Fingevano di voler acquistare droga e poi la cocaina se la prendevano. Picchiando, minacciando, sparando se necessario. Finché qualcuno si è ribellato alla loro trappola, andando a cercare vendetta. E la vendetta l’ha consumata a colpi di coltello, non uccidendo per una semplice casualità. Questo è quanto ricostruito dalla Procura della Repubblica di Perugia, sulla scorta delle indagini condotte dalla squadra mobile del capoluogo umbro, su due gruppi criminali, nei confronti dei quali il gip ha disposto un’ordinanza di custodia cautelare. Sono nove le persone raggiunte dal provvedimento. Si tratta di sette italiani, accusati di rapina aggravata, estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti, e di due albanesi, a uno dei quali viene contestato il tentato omicidio, mentre l’altro è indagato per spaccio. Sei sono in carcere, tre ai domiciliari. L’indagine è partita il 24 marzo, dopo il ferimento di uno degli indagati, accoltellato ripetutamente al collo e al torace. Dalle indagini è emerso, come detto, che il ferito facesse parte di un gruppo dedito allo spaccio in particolare nell’Alta Valle del Tevere, alle rapine nei negozi e ai danni di spacciatori. I pusher derubati, secondo quanto ricostruito, sarebbero stati attirati in trappola con la scusa di un acquisto di droga. Una volta nell’appuntamento per la cessione, gli spacciatori sarebbero stati, invece, minacciati, picchiati e rapinati di droga, soldi e quanto di valore ci fosse. Tra le presunte vittime, anche uno degli indagati, poi accusato di tentato omicidio. Nell’occasione della sua rapina, hanno ricostruito ancora gli investigatori, erano stati esplosi colpi di pistola, risultati poi di una scacciacani. Il rapinato, alcuni giorni dopo, si sarebbe vendicato accoltellando uno dei presunti responsabili, individuato in una struttura ricettiva. La pistola, inoltre, è risultata essere stata usata anche nella rapina di una tabaccheria a Perugia e di un agriturismo. Nel corso dell’indagine che ha interessato, in particolare, i territori di Perugia, Assisi, Città di Castello, Marsciano, Spello fino ad arrivare a Palermo, in tre sono stati arrestati in flagranza, dopo aver immobilizzato e rapinato uno spacciatore albanese. Agli indagati vengono contestati 8 colpi tra Perugia e Umbertide, due estorsioni a danno di tossicodipendenti e numerose cessioni di cocaina. Oltre il tentato omicidio. Sequestrati anche 20mila euro in contanti, droga e numerose munizioni.
Luca Fiorucci