REDAZIONE UMBRIA

Querela a Galli I giornalisti ’parte civile’

Sindacato e Ordine costituiti a tutela di libertà di stampa e diritto di cronaca. Il tribunale di Spoleto ha ammesso la costituzione di parte civile della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, dell’Associazione Stampa Umbra e dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria nel procedimento a carico dell’ex consigliere della Banca Popolare Leodino Galli, rinviato a giudizio per il reato di calunnia ai danni del giornalista della testata online Tuttoggi Carlo Ceraso. Il processo presenta un caso raro perché l’iniziale querelante è stato infatti rinviato a giudizio per calunnia, essendo emerso che aveva intentato una causa temeraria per diffamazione nei confronti del giornalista, pur sapendolo innocente. I fatti risalgono al marzo del 2017 quando il consigliere di amministrazione della Banca Popolare di Spoleto denunciò il giornalista Ceraso incolpandolo di aver riportato una notizia "del tutto inveritiera". Il gip Maria Silvia Festa ha invece avuto modo di appurare che "la circostanza era vera" e ha ribaltato la vicenda giudiziaria. Ammettendo la costituzione di parte civile, la giudice Festa ha riconosciuto che la condotta ascritta all’imputato può ritenersi lesiva anche degli interessi del Sindacato e dell’Ordine come enti esponenziali del diritto alla libertà di espressione.