"Quel cartello è assurdo". Lo copre con un sacchetto e poi si “autodenuncia“

Blitz del segretario dei Radicali di Perugia, Michele Guaitini: "Impedisce l’accesso a una strada che in realtà è stata riaperta cinque anni e mezzo fa".

"Quel cartello è assurdo". Lo copre con un sacchetto e poi si “autodenuncia“

"Quel cartello è assurdo". Lo copre con un sacchetto e poi si “autodenuncia“

"Io sottoscritto Guaitini Michele, nato a Perugia il 23/11/1973, dichiaro che in data mercoledì 24 aprile 2024 alle ore 18.10 circa, ho deliberatamente occultato, mediante apposizione di busta di plastica per la raccolta della spazzatura, un segnale stradale di divieto di transito posto nei pressi del canile municipale di Collestrada e del contiguo parco del riposo".

Inizia così l’autodenuncia del segretario dei Radicali di Perugia, Guaitini, inviata al prefetto e al sindaco. Il motivo? Quel cartello stradale impedisce l’accesso a una strada che in realtà è stata riaperta cinque anni e mezzo fa. Ed è Guaitini stesso a spiegare perché ha deciso di coprire con un sacco nero quella tabella. "Il predetto cartello di divieto di transito è accompagnato da pannello integrativo recante la scritta "percorso interrotto in località Ornari a causa chiusura ponte di legno".

Tale scritta – spiega Guaitini - si riferisce al fatto che nel corso del 2016 fu demolito un piccolo ponte di legno sul torrente "Rio Piccolo" affluente del Tevere che di fatto interrompeva il percorso ciclopedonale del fiume circa 700 metri oltre il luogo dove il cartello è stato apposto. Orbene, tale ponte è stato ricostruito ed inaugurato con tanto di taglio di nastro da parte del sindaco in data 22 dicembre 2018, 1.951 giorni fa, dal che non si capisce il motivo per cui non sia stato rimosso il cartello di divieto in questione".

"Dieci metri oltre quel cartello stradale comincia un tratto di pista ciclopedonale riservata di recente realizzazione e inaugurata e percorsa dal sindaco Andrea Romizi, dall’assessore comunale Otello Numerini, dall’assessore regionale Roberto Morroni e da un agente della polizia Locale in sella a biciclette a pedalata assistita in data 21 luglio 2023. Si fa fatica a capire come si possa percorrere quella pista ciclopedonale se qualche metro prima è preceduta da un segnale di divieto di transito che dovrebbe imporre di non proseguire. Durante questi mesi – racconta -, frequentando spesso la zona in sella alla mia bicicletta, ho incontrato altri ciclisti che mi chiedevano quali fossero le strade alternative per aggirare quel divieto di transito o che si fossero persi lungo i sentieri presenti nei paraggi alla ricerca della via perduta. Ho più volte segnalato al Comune di Perugia l’anomalia della presenza di un cartello di divieto di transito a causa di una interruzione risolta in realtà da oltre cinque anni – conclude - ma senza ottenere risposte o provvedimenti".