
Il segretario generale Maurizio Molinari consegna il Protocollo regionale unico negli appalti pubblici alla governatrice Proietti. "Piena disponibilità al dialogo e al confronto".
"Il Protocollo regionale unico per la sicurezza e la qualità del lavoro negli appalti pubblici della Regione Umbria, elaborato dalle nostre categorie e presentato nei giorni scorsi, ha raccolto le firme di tutti i capigruppo dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, di centrosinistra e di centrodestra e da ieri è anche all’attenzione della presidente della Regione, Stefania Proietti". A dirlo il segretario generale Uil Umbria, Maurizio Molinari che ha incontrato la governatrice per consegnarle la sottoscrizione.
"Siamo soddisfatti per i colloqui di questi giorni – afferma Molinari – e per la sottoscrizione da parte di tutti i gruppi consiliari, segno evidente che, di fronte alla sicurezza sul lavoro e alla costruzione di un lavoro dignitoso e sicuro, gli steccati e le bandierine politiche saltano e perdono di senso. Auspichiamo anche che dopo la pausa estiva, le tematiche che abbiamo posto all’attenzione di Palazzo Cesaroni, possano entrare a pieno titolo nel dibattito consiliare, attraverso atti concreti da discutere e da approvare. Un percorso che potrà coinvolgere la Seconda commissione consiliare, quella con la delega al Lavoro e nella quale si potrà aprire una discussione totale, per mettere intorno ad un tavolo tutte le parti sociali e le associazioni datoriali. Da parte nostra, c’è la piena disponibilità al dialogo e al confronto. Da settembre – continua – ripartirà la nostra campagna per il raggiungimento delle ‘Zero morti sul lavoro’ ed è in cantiere anche una importante iniziativa con la Uil nazionale".
"E’ fondamentale che la nostra Regione possa dare un segnale tangibile su quanto di propria competenza, a partire dagli appalti – aggiunge Molinari –. Per questo, nel protocollo che abbiamo elaborato, prevediamo che la Regione, come stazione appaltante, preveda incontri preventivi che esamini gli appalti. Fondamentale sarà l’applicazione dei contratti collettivi nazionali e integrativi, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente e maggiormente rappresentative sul piano nazionale".
"Il dumping contrattuale – prosegue – , infatti, resta un problema che va affrontato di petto. Per l’edilizia, andrà resa obbligatoria anche l’iscrizione alla Cassa edile. La clausola sociale è vincolante per tutte le stazioni appaltanti, sempre orientata alla stabilità occupazionale e al riassorbimento del personale. Il criterio del massimo ribasso è qualcosa da superare a fronte di un ricorso al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Da arginare anche il ricorso al subappalto che può determinare situazioni di frammentazione delle responsabilità e l’indebolimento delle tutele lavorative e previdenziali".
"La parte pubblica – secondo il segretario Uil – si deve impegnare anche a riconoscere l’importanza della tracciabilità nei cantieri quale presidio di legalità, sicurezza e regolarità contributiva. Occorre dunque inserire nei capitoli speciali di appalto relativi a lavori pubblici l’obbligo di applicazione delle procedure del ‘Cantiere trasparente’. Ogni cantiere dovrà essere tracciabile, vigilato, regolamentato e abitato da lavoratori consapevoli, protetti, formati e dignitosamente retribuiti. L’auspicio e l’appello che vogliamo esprimere – conclude – è anche in relazione al fatto che altri enti, a partire dai Comuni, possano adottare quanto abbiamo sottoposto alla Regione e che a settembre dovrà iniziare una discussione".